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Una famiglia di tettone
Data: 29/07/2018, Categorie: Anale Masturbazione Maturo Autore: vedinapoli, Fonte: xHamster
... Maria aveva una camicetta di nylon che non nascondeva nulla del suo petto, una minigonna così corta che gli poteva tranquillamente vedere la fichetta, calze autoreggenti chiare e alti stivaloni di pelle col tacco da maitresse di bordello. Solo a vederla già il cazzo si stava rizzando. Sua sorella era anche peggio. Una t-shirt scollatissima con le tettone che ciondolavano un vedo non vedo da farlo rizzare ai morti, collant neri velatissimi e mini pantaloncini di jeans con la cerniera già ben aperta per mostrare la fichetta. Una porno campagnola da monta. La pro-zia Giuseppina era andata sul classico. Abito nero lungo di seta, scollatura vertiginosa tanto da vedere i capezzoli, scarpe col tacco e calze nere con la riga. Appena sedette lo spacco del vestito rivelò che non aveva le mutande. Ma la più troia era di certo la nonna Lina. Una vera tuta da troiaggine. In pratica si trattava di un abitino nero tutto in rete che aveva apposite aperture ben segnate su fica e culo e che per il resto la avvolgeva tutta pur non nascondendo assolutamente nulla. Non era un vestito normale infatti venne fuori che lì'aveva comprato per posta ad un porno shop. Quegli abiti da puttane solleticarono tutte le più infime fantasie di Luca che approfittò dell'occasione per chiavare le quattro vaccone con i vestiti addosso. Trovata nuova linfa vitale, eccitato dal nylon delle loro calze, dai loro tacchi, dai loro pizzi riprese a chiavrle in gruppo con una tecnica pormai più ...
... che calibrata. Si metteva al centro del letto matrimoniale con l'uccello bello dritto al vento e invitava la prima vacca a sedersi sul suo cazzo per cavalcarlo, quindi invitava la seconda a mettergli la fica in faccia per dissetarlo a quel punto allargava le braccia e con ogni mano afferrava le tette o a volte la fica delle due restanti giocando col loro cliotoride piuttosto che tintillando i loro capezzoli. Quando una troia era stanca di cavalcarlo passava il turno e a rotazione tutte venivano chiavate fino a farlo sborrare nella fica della più fortunata. L'unica incertezza era se calcolare quella come una chiavata o se ogni volta dovesse contarne 4. Dopo una notte tanto intensa il mattino era sempre piuttosto rincoglionito. Stava facendo colazione in cortile riprendendosi un po' dalle fatiche di scopatore incallito quando vide una macchina fermarsi nel loro giardino. Ebbe appena il tempo di riconoscerla che già la donna alla guida era scesa e stava andando verso di lui ancheggiando sui suoi vertiginosi tacchi a spillo. Era così preso a fissare quella deliziosa quarantenne coi capelli rossastri, a fissare le sue tettone che ciondolavano sotto al vestito, le sue gambe deliziose appena celate dalla minigonna che dimenticò di essere completamente nudo. La rossa gli si avvicinò e proprio in quel momento sua madre e sua sorella si materializzarono sbucando dalla cucina anchesse prive di ogni vestito. La rossa si fermò a fissarli. Luca si mise una mano ...