1. Una donna oggetto seconda parte


    Data: 30/05/2023, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... con questo saldiamo il pregresso. – Precisò sorniona. – Per le relazioni al presidente, sono disposta a lasciarti sempre i numeri 9 e 10, ogni volta che mi scrivi una relazione che va bene.
    
    Diedi un’occhiata al decalogo, poi le risposi duramente.
    
    - Per i punti 9 e 10 voglio far giocare con noi anche un amico. E un’amica.
    
    - Voglio riservatezza.
    
    - L’avrai.
    
    Per la prima volta arrossì.
    
    - Non mi stai chiedendo toppo...? – Disse dopo un po’.
    
    - Neanche tu mi chiedi poco.
    
    - Mi vuoi trattare come una schiava... – Osservò.
    
    - No, – precisai. – Come una donna oggetto.
    
    Finimmo di mangiare in fretta e corremmo a casa mia a... saldare il conto. Entrammo e lei mi precedette mentre chiudevo la porta. Depose la borsetta e si sfilò i guanti.
    
    - Da dove cominciamo? – Mi domandò quando la raggiunsi.
    
    - Prima ti inculo. – Risposi e mi avviai alla camera da letto.
    
    - Raffinato... – Commentò asciutta. E mi seguì.
    
    Mi spogliai velocemente e mi infilai a letto per guardarla spogliare.
    
    E lei non perse la sua carica di femminilità. Si mise di schiena e sollevò la gonna a mostrarmi il culo. L’uccello si mise subito in posizione di lavoro. Lei lasciò cadere la gonna e si girò verso di me. Si avvicinò e sollevò nuovamente la gonna fino a scoprire la figa. Io raccolsi le gambe tutto eccitato e attesi la mossa successiva. Lasciò abbassare la gonna, si girò, mise mano alla zip del vestito e la abbassò fino in fondo. Sfilò le maniche e lo lasciò cadere per terra con un ...
    ... fruscio adorabile.
    
    Poi, quasi come un meccanismo contrapposto, io scesi dal letto e lei vi salì sopra, mostrandomi per il pelo della figa. Si mise con calma e determinazione a quattro zampe con le gambe allargate e la testa sul letto. Era pronta per prenderlo in culo.
    
    Io andai in bagno e presi il mio liquido lubrificante. Tornai e mi portai al suo culo, che era bellissimo, ovale e ben tornito. Il suo buco del culo stava in mezzo a un solco perfetto e sembrava intonso, come se nessuno l’avesse mai sodomizzata prima. Misi una mano alla figa e risalii al buco del culo, fino a toccarglielo con il medio. Feci scorrere l’olio lubrificante tra le natiche e, quando arrivò al mio dito, cominciai a ditalizzarla per lubrificare l’orifizio anale. Lei non approvava né impediva il mio lavoro. E la lubrificai bene. Non volevo correre rischi. Né l’ano né il pene devono subire abrasioni, pena l’astensione per un po’ di tempo di queste piacevoli pratiche.
    
    Quando mi parve tutto a posto, salii sul letto in ginocchio e avvicinai il cazzo al culo. Lo piegai in avanti, scoprii il glande, lo spinsi dentro la figa e lo sfilai. Un modo per lubrificare anche il pene. Lo portai all’ano con calma e lo spinsi i primi due centimetri. Quando l’ano si aprì e si richiuse dietro la cappella, attesi un po’. Infine iniziai a spingerlo dentro. Non mi sembrava vero.
    
    Dapprincipio fu difficoltoso, ma presto l’ano si abituò alla presenza del cazzo, così lo spinsi dentro fino in fondo. La presa a anulare ...
«1...3456»