Una donna oggetto seconda parte
Data: 30/05/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... lasciò andare fino a venire.
A quel punto venni anch’io copiosamente rilassandomi sdraiato. Ne avevo proprio bisogno.
Lei, soddisfatta, si sdraiò al mio fianco.
- Dimmi quando vuoi il pompino, – Mi sussurrò provocatoria in un orecchio.
- Subito, – risposi provocatorio anch’io.
Rimase allibita dalla mia capacità di recupero, ma pian piano si portò con la bocca al cazzo e iniziò a leccarmi. E quando l’uccello si rimise in posizione di lavoro, iniziò il pompino. Visto che ero appena venuto, mi lasciai andare in modo che l’eiaculazione seguisse i suoi tempi. E fu favoloso. Un vero e proprio premio di riconoscenza.
Quando venni, «la bocca sollevò dal fiero pasto forbendola a capelli», e poi si alzò. Con calma si rivestì, lasciandomi guardarle il culo un’ultima volta.
Infine se ne andò.
Passò un certo lasso di tempo senza che lei si facesse viva. In qualche modo non le servivo più per le lettere semplici, che pian piano doveva aver imparato a stendere comunque meglio dei suoi colleghi.
Le avevo anche scritto due brevi relazioni di carattere storico, una sul centenario del Patto di St. Germain e una sul centenario dell’Avventura di D’Annunzio a Fiume. Gliele aveva chieste il direttore e non sapevo come fossero andate.
E non vedevo come poter esercitare il mio diritto consolidato di accarezzarla sotto le gonne, anche perché eravamo d’accordo che io in ufficio non sarei mai andato a trovarla. E allora dove?
Finché non la invitai a cena un sabato sera ...
... in un ristorante elegante e riservato. Accettò.
Ci trovammo da Massimo, una versione italiana di Maxime a Parigi.
Mi aveva raggiunto al ristorante poco dopo di me e la feci accomodare al mio fianco.
- Come va? – Le chiesi dopo averle baciato la guancia.
- Bene, – disse sorridendo. – Grazie.
- Non ci vediamo spesso... – Dissi in premessa.
- Non preoccuparti. – Rispose serena. – So di essere in debito con te. Direi che un «Numero sette» te lo sei guadagnato, più un paio di extra per le due relazioni che il Direttore ha letto in pubblico senza portarvi correzioni.
Ostia, allora forse potevo scoparla... Pensai. Bene!
- Per gli «extra» possiamo accordarci stasera, – Aggiunse. – Ma prima voglio aggiornarti su una novità. Una grossa novità.
- Sentiamo.
- I presidente mi vuole nella sua segreteria...!
- Wow! Stai facendo carriera a vista d’occhio!
- Non è così semplice. – Aggiunse. – Mi vuole con lui perché le scriva tutti gli interventi pubblici...
- È fuori di testa, – protestai. – È un carico troppo oneroso. Non possiamo starci dietro!
- Possiamo eccome! – Precisò guardandomi in faccia sicura di sé.
- E come? – Risposi incerto e preoccupato.
- Semplice. – Rispose. – Stasera ti offro il N. 5 e il N. 8.
Presi lo smartphone e aprii la pagina del decalogo.
Il N. 5 recitava così: «Mi lecchi il buco del culo, mi metti un dito nel culo e mi fai un pompino.»
La N. 8 era lapidaria: «Ti inculo.»
La guardai in faccia attonito.
- E ...