Una donna oggetto seconda parte
Data: 30/05/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... inculo.
9. Ti sadomaso.
10. Faccio di te quello che voglio, tutto.
Poi arrivò la risposta.
- Ci può stare, – disse. – Mettiti l lavoro.
Forse potevo chiederle il N.8, vista la posta che c’era in ballo. Ma che senso aveva incularla senza prima averla chiavata?
Mi impegnai a fondo per stendere un testo importante, facendo raffronti tra altre soluzioni della Pubblica Amministrazione e i risultati prefissati. Se il direttore fosse stato preparato, il testo lo avrebbe quantomeno colpito. Fino a un certo livello ci sono gli straordinari, poi conviene lo scatto di carriera. Costa meno e gratifica di più.
Le inviai il testo, lo fece suo e lo inviò al direttore. Poi, nel tardo pomeriggio, mi mandò il messaggio, stringato ma più che eloquente.
- Ce l’abbiamo fatta!
Aveva parlato ancora al plurale.
Non risposi subito per non farmi vedere troppo felice, così mi scrisse nuovamente lei.
- Va bene stasera?
- Sì! – Risposi con calma… esclamativa.
Si presentò alle 21.
Entrò e andò direttamente il salotto. Poggiò la borsetta, si tolse i guani e si mise comoda.
- Ti devo sia il pompino che la scopata. – Disse con fare professionale. – Da dove vuoi cominciare?
- Mostrami il culo. – Le risposi. – Cominciamo sempre da lì.
Mi misi comodo in poltrona per guardarla in tutta serenità. Avevo anche acceso una musica intrigante di sottofondo, volevo proprio godermela.
Si mise a due metri da me, si girò di schiena e, quasi a tempo di musica lenta, ...
... piegò leggermente le ginocchia e le raddrizzò mentre, con i palmi aperti delle mani, sollevava la gonna fino a scoprire il culo. Ignudo.
La visione mi eccitò come la volta precedente e lasciai che si girasse di figa, che si avvicinasse e si rigirasse ancora di culo.
- Da dove vuoi cominciare? – Domandò di nuovo, ma con voce suadente.
Prima di rispondere le diedi un mordone al culo e infilai il naso all’inguine.
- A letto. – Dissi convinto. – Ti chiavo di brutto.
La portai velocemente in camera da letto e mi spogliai in un baleno. L’uccello svettava arrogante in attesa di mettersi al lavoro.
La sdraiai pancia in su per scoparla in maniera istituzionale, faccia a faccia. Avevo bisogno di sentirla intorno a me. Portai l’uccello alla ricerca della figa e lei mi guidò spostando il bacino con abilità. Imboccata la passera, lo spinsi dento con forza. Lei, pur volendo sembrare indifferente, gemette come una scolaretta. La sbattei a lungo godendomela da solo, senza preoccuparmi della partner, come era nei patti.
Lei però non restava indifferente e mi assecondava al più non posso. Dopo una ventina di sbattute, la misi di fianco, le sollevai una gamba tesa e la chiavai così. Poi la girai pancia sotto e la misi a quattro gambe, montandola alla pecorina. La sbattei per bene così, ma poi decisi di mettermi sotto. Lei si accomodò sopra, se lo infilò e io cominciai a sbatterla di pancia, spingendomi in alto con gambe. Stava come seduta mentre la chiavavo dal basso e si ...