1. Slot machine. Marco, Dante e Elena


    Data: 30/05/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: perego65, Fonte: RaccontiMilu

    ... davanti a me facendolo nuovamente inginocchiare e gli si rivolse in modo sarcastico con una serie di domande retoriche “guarda che bella fica ha tua moglie. Ti piace? scommetto che ti eccita il suo odore” lo tiró ancora per l’orecchio fiano a quando la sua faccia fu a pochi centimetri dal mio sesso, i miei peli gli sfioravano il naso. Mi accorsi che si stava sforzando per trattenere le lacrime ma che allo stesso tempo aveva un principio di erezione. Marco continuó “un essere mediocre come te una donna così non se la merita, e non si merita neanche la sua fica. Da oggi Elena te la potrà far vedere, ne potrai sentire il profumo ma non la potrai neanche piú sfiorare. E non ti potrai neanche più masturbare senza permesso. Anzi senza il nostro permesso non potrai fare più niente. Inoltre ti occuperai di tutte le cose della casa mentre Elena uscirà con me, con le sue amiche e riprenderà il suo vecchio lavoro che tu le hai fatto lasciare”. Mi resi conto che per Marco il termine mediocre rappresentava il massimo del disprezzo mentre Dante continuava a ripetere “va bene”. Marco a quel punto si inizió lentamente a spogliare. Non era particolarmente alto ma molto ben fatto. Magro, con i muscoli definiti. Quando si sfiló i box mi accorsi che era dotato molto meglio rispetto a Dante. Avevo un desiderio enorme di essere presa da lui, di sentirlo dentro di me. Marco si mise seduto sul divano e mi chiamó. Un minuto dopo il mio desiderio era esaudito. Ero sopra di lui con le gambe aperte ...
    ... completamente bagnata. Il suo cazzo era molto più grosso di quello di Dante e mi riempiva procurandomi un piacere nuovo. La prossima volta che un’amica mi dice che le dimensioni non sono importanti gli risponderò con cognizione di causa. Marco mi aveva bendata e legato le mani dieto la schiena. Mentre mi scopava mi accarezzava il sedere e giocava con le labbra e la lingua sui miei capezzoli che erano diventati durissimi. Volevo godere ma lui si fermò e mi ordinó di non muovermi. Disse a Dante di avvicinarsi e di leccarmi il culo. Poi Marco mise due mollette a stringermi i capezzoli. La lingua di Dante in un posto che ritenevo inviolabile e che invece scoprii ipersensibile, il dolore delle mollette, il cazzo di Marco dentro di me, un mix che mi faceva impazzire di piacere, dopo un minuto raggiunsi l’orgasmo più potente che avessi mai avuto. Poco dopo Marco se ne andó e sulla porta mi disse “una serata molto piacevole. penso che questa cena potrà diventare un’abitudine, comunque ho il tuo numero, ti chiamo. Tu intanto divertiti”. Rientrata vidi Dante che si stava infilando i pantaloni e ebbi una reazione istintiva: gli diedi uno schiaffo in faccia e gli dissi “chi ti ha dato il permesso di rivestirti? metti a posto la cucina e questa sera dormirai sul divano. Domani mattina portami il caffè alle 7 perché voglio riprendere ad andare a correre” e per l’ennesima volta quella sera Dante rispose “scusami. va bene”. L’ultimo pensiero prima di addormentarmi fu che la seconda parte della ...
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