1. La storia di p. iii e iv parte


    Data: 28/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Oldplace, Fonte: Annunci69

    ... continuarono. "Lo zì' Peppe ribadiva sempre che io ero una sua proprietà e che mi dava solo in uso agli altri. In campagna si mangiava, si beveva vino in abbondanza. A quegli uomini piaceva bere. Presto diventavano brilli e si scatenavano. Io stavo vestito da donna in mezzo a cinque uomini, ma poi mi spogliavano e si spogliavano anche loro, mi mettevano in ginocchio o col culo sollevato, e mentre qualcuno mi scopava in bocca, altri mi pisciavano, mi sputavano addosso. E mi scopavano. Ma questo non la prima volta, ma dalla seconda. E' cosa mia, diceva loro, ma vi consento di usarlo, di fargli ciò che volete".
    
    Mentre i due fratelli continuarono a dividerselo quasi ogni giorno sottomettendolo alle loro voglie, gli incontri a cinque avvenivano di sabato. Gli ultimi tre sabati di seguito i tre ospiti si presentarono in campagna e il loro comportamento era diventato sempre sempre più aggressivo, e sempre più mortificante per il ragazzo che non trovava la forza di tirarsi indietro nonostante cominciasse a sentirsi entrato in una spirale che gli si stringeva sempre più attorno.
    
    "Loro adoravano il vino. Tutti bevevano in maniera esagerata: gli piaceva soprattutto scoparmi in bocca, ma non solo. Prima che si aggiungessero quei tre, con lui e suo fratello facevamo porcate che non ti dico. Con gli altri mi trovavo sempre in mezzo, le loro attenzioni erano rivolte solo a me, tra loro non facevano niente. Per dimostrare il suo potere su di me mi ha mostrato agli altri, mi ha dato in ...
    ... prestito a loro come un regalo personale, ma momentaneo e sempre davanti a lui che si divertiva a vedermi maltrattato, usato come una cosa. Come un buco, un ricettacolo delle loro sborra, del piscio, di sputi. Tanti di quegli sputi in faccia che non riuscivo a vedere più nulla. Anche se lui mi diceva che gli piaceva ciò che mi facevano lui stesso e gli altri, sentivo tutto il suo disprezzo soprattutto negli sputi. A un certo momento mi sentii stordito, non capii più nulla e cominciai a sentirmi il buco in cui si scaricavano di tutti i loro umori, e non solo".
    
    Non volle precisare cos'altro facessero con lui, oltre alle cose dette, ma più volte aggiunse, quando le descriveva, che c'era stato "anche altro", che gli avevano fatto "anche altro". Cosa, non riesco ad immaginarlo.
    
    "Non capivo più niente - mi scriveva in chat - facevamo porcate, ma ci andavo liberamente, anche da solo con la mia macchina dopo che presi la patente. Io stesso di mio piacere mi sottomettevo a lui, a suo fratello che era più porco di lui, agli amici. Essere sculacciato forte con la cintura mentre mi scopavano la gola... questo mi piaceva, mi eccitava, e non reagivo per evitare il peggio, perché se cercavo di sottrarmi erano schiaffoni da staccarmi la testa. E a volte, mentre avevo un cazzo in bocca e mi prendevano a cinghiate prima di mettermelo in culo, sborravo da solo, senza toccarmi o essere toccato. Ma loro non mi toccavano mai il cazzo che rimaneva per i fatti suoi, moscio a volte, o duro come ...