1. La storia di p. iii e iv parte


    Data: 28/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Oldplace, Fonte: Annunci69

    ... complimentavano per la mia bravura a succhiare e a prendere il cazzo in culo. Anche se molto provato mi compiacevo dei loro apprezzamenti. Ma una volta il fratello, mentre mi scopava in bocca, ad un tratto si fermò continuando a tenermi il cazzo in bocca e si mise a pisciare direttamente in gola. Fu terribile perché il piscio mi soffocava, mi usciva dal naso, colava dalla bocca mentre lui mi tratteneva la testa per impedirmi di allontanarmi. Non so quanta ne ho bevuta da entrambi, perché per i due era diventato normale non solo sborrarmi in bocca ma anche pisciarmi in bocca e farmi bere. Erano senza limiti, non si fermavano mai se non totalmente soddisfatti, neanche quando soffocavo, neanche quando il loro cazzo in gola mi faceva vomitare. Però, nonostante i loro modi, mi piaceva, e a volte venivo senza neanche toccarmi".
    
    Ma il fondo non s'era ancora toccato perché un pomeriggio, sempre nella casa di campagna, si presentarono anche altri tre uomini, evidentemente invitati dai due fratelli e quel giorno ospiti a pranzo. Il ragazzo era al centro dell'attenzione dei cinque uomini, che non risparmiarono apprezzamenti per il suo culo tondo e le sue labbra da ragazza, incoraggiati in questo dallo zì Peppe. "Dopo ve lo faccio vedere bene, com'è fatta la mia femmina, vero P.?" Diceva stringendo un gluteo o dando un pizzicotto sulla guancia o sul capezzolo del ragazzo che gli sedeva accanto. Dopo aver mangiato e bevuto tutti e cinque gli uomini abbondantemente, lo zì Peppe si era ...
    ... spostato sul divano assieme a suo fratello, con P. al centro. Gli altri tre uomini restavano seduti attorno al tavolo, al centro della stanza, rivolti al divano. Parlarono un po' del più e del meno, ma erano tutti in attesa del seguito promesso. Ad un tratto lo zì' Pappe si rivolse ai tre uomini: "Lo conoscete bene P.? Ma proprio bene? Lo sapete che è cosa mia?" Gli uomini sorridevano, come se sapessero già dove si andava a parare. "Vero P.?" aggiunse rivolgendosi al ragazzo, che non batté ciglio rimanendo in silenzio. "Fagli vedere cosa fai per me" continuò. P. Rimase fermo, in evidente imbarazzo. Lo zì Peppe si girò verso di lui e gli sfilò la maglietta lasciandolo a petto nudo."Tutto, - aggiunse ancora - lo sai cosa devi fare quando sei con me, anche se oggi ci sono questi amici", intendendo che doveva spogliarsi. Gli sbottonò i pantaloncini e glieli abbassò assieme agli slip. P. rimase nudo. "Ora - continuò l'uomo - vai di là e vestiti come sai tu.
    
    P. si allontanò nudo, tornando due minuti dopo con calze a rete, gonnellino, camicetta da ragazza e tacchi altissimi. "Fai un giretto, muoviti". P. ubbidì al comando e fece un giro per la stanza ancheggiando come piaceva allo zì, che lo richiamò a sé, facendoselo sedere sulle ginocchia. Cominciò a sbaciucchiarlo, a toccarlo, a sputargli in bocca e in faccia mentre gli sbottonava la camicetta e gli infilava le mani sotto al gonnellino stringendogli i glutei e pizzicandogli i capezzoli fino a farlo lamentare. "Vero che tu sei ...
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