1. L’atelier 1


    Data: 19/05/2023, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... superiorità; ero terrorizzata da quel mio errore che avevo cercato di scaricare su Giancarlo; ora speravo solo di riprendere il dialogo con lui, forse per cercare l’analista di cui mi aveva accennato.
    
    Ma mio marito se n’era andato ed io passai ancora una notte in un letto sconosciuto con un individuo di cui sapevo solo il nome e che fui felice di vedere scomparire; tornai a casa un poco più ridimensionata e mi aspettavo di trovarlo, come sempre, in cucina disposto a dialogare; ma la casa suonava stranamente vuota e andai in camera a cambiarmi perché avevo ancora l’abito da sera usato per la cerimonia.
    
    Uscendo dalla camera, Giancarlo mi apparve quasi come un fantasma mentre preparava la colazione per due su un vassoio; di colpo riemerse l’ultima immagine che avevo di lui, con al braccio una donna bellissima; capii che era tornato a casa con Ines e che con lei aveva fatto l’amore tutta la notte nella sua cameretta studio; forse erano stati svegliati da me che ero rientrata ed ora si preparavano al dolce risveglio che per anni avevo avuto da mio marito, con la colazione a letto.
    
    Decisamente non era il momento né l’occasione per parlargli di me e dei miei problemi, non sapevo se fisici o psicologici; mi sedetti a fare colazione e per la prima volta mi assalì il terrore che stavo per perdere tutto e non avevo nessun elemento per riportare la situazione a mio vantaggio; trascorsi la peggiore domenica della mia vita; non ebbi neppure il coraggio di affrontare viso a viso ...
    ... la donna che mio marito aveva amato nella nostra casa e mi crogiolai nella mia inutile rabbia.
    
    Una nuova settimana trascorse tra mille stilettate ogni volta che qualcuno mi parlava della nuova griffe che stava per nascere, che l’amministratore del condominio mi incrociava e mi chiedeva conto di un debito che si ingrossava, di bollette che arrivavano ed io non sapevo come pagarle; chiesi ad un’amica di dare un’occhiata nei registri che Giancarlo curava e mi riferì che ero alla bancarotta, se non avessi ottenuto un certo numero di commesse.
    
    Avrei dovuto senz’altro parlare con mio marito e cercare di capire dove stavamo andando; ma non avrei accettato di interpellarlo a nessun prezzo; mi ero allontanata per tigna, per presunzione, per non avere accettato l’elementare suggerimento di farmi aiutare per la mia debolezza di fronte all’alcool; lo avevo umiliato in un momento di sbornia e continuavo a ferirlo in piena coscienza; non potevo adesso piegarmi a chiedergli aiuto, anche se era l’unica persona che potesse darmelo.
    
    Mi trascinai nella settimana cercando di rabberciare qualche cosina e puntai tutto sul solito incontro del sabato dove speravo di ottenere qualche commessa, occupandomene personalmente anziché affidandomi a lui come sempre; avevo preparato tutto per benino, con modelle che giravano coi miei abiti addosso; la ‘sorpresa’ che era stata annunciata mi colpì come una mazzata in piena fronte.
    
    Al centro della sala, in un teca, erano disposti in un meraviglioso ...
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