Umiliare il mare
Data: 27/04/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autoerotismo
Voyeur
Autore: nonoval, Fonte: RaccontiMilu
... comunque buoni!”, dice ridendo forte. “Ah… Io sono Alessio, molto piacere. Non ci siamo mai presentati”. Dice tendendomi la mano.
Faccio finta di non aver capito che quello era uno squallido gioco di parole: Alessio-Alassio. Aiuto. Gli tendo la mano, sorridendo: “Piacere, Luna”.
Ci stringiamo la mano, visibilmente emozionati, certi che la nostra piccola avventura andrà in porto. Lui si alza dal tavolo, si dirige verso la cassa e mi versa un bicchiere di una sostanza leggermente densa e paglierina. “Tieni, assaggia”. Porto il bicchiere alla bocca. È come vino, ma è dolcissimo ed è piuttosto forte. Beh, anche questo è buono. Ci sa fare il ragazzo. Mi racconta qualcosa, che non intendo pienamente. Mentre parla, sono più concentrata sul suo volto che sul suo discorso. Mi racconta del giro in barca che ha fatto stamattina. Poi ne facciamo un altro, se voglio, mi dice. Nel frattempo, divoro letteralmente quei dolci. Sono buonissimi. Bevo anche quello che lui mi ha offerto, mentre lo ascolto. In realtà, più parla, meno riesco a seguirlo. Il vino sta facendo un certo effetto. Mi racconta del giro che faremo, delle promesse del panorama della costa vista dal mare. Allungo con calma una mano verso un altro bacio di Alassio; meglio, a questo punto sarebbe direttamente un bacio di Alessio, per l’appunto. Mi sento leggermente stordita dal vino. Ha una bella voce… Mentre parla, la mia vista si fa un po’ più annebbiata. Quasi come se avessi sonno. Improvvisamente, la testa si ...
... fa pesante e mi accascio sul tavolo. Sento il rumore che fa contro il legno, come se il mio corpo non mi appartenesse più. La vista si annebbia e diventa tutto buio.
La voce di Alessio mi chiama: “Luna? Tutto bene?”. Non riesco a rispondere.
……………..
È tutto buio. Sento il calore del sole scottarmi il corpo intero. Ho sempre avuto una pelle sensibile, di sicuro diventerò rossa come un gambero. All’improvviso, un calore sotto la schiena, trasmesso da una superficie dura, mi fa trasalire. Urlo. Cazzo, lo stesso sogno di ieri. Apro gli occhi, ma è sempre tutto buio. Provo a muovermi, ma non ci riesco. Sento come se i polsi, caviglie e busto fossero immobilizzati completamente. È una sensazione reale, un incubo incredibile. Provo a dimenarmi: la schiena, il sedere e le gambe sono appoggiati contro questa superficie di pietra rovente.
Sento una voce di uomo, profonda: “Cari soci. Finalmente eccoci giunti all’evento che tutti aspettavamo con trepidazione. In questa location esclusiva, affittata esclusivamente per il vostro personale gradimento, avete potuto osservare la signorina Luna, in questi giorni.”
Ma che cazzo sta dicendo. Che razza di sogno. Continua: “Potete osservare ora la sua bellezza, distesa su questo altare, in mezzo alla pubblica piazza.” Ma come diavolo parla questo qui?
“Inizieremo con uno spettacolino, ammirerete la performance del nostro professionista qui presente. Vi preghiamo di mantenere una certa compostezza, almeno durante questa fase ...