Come ho scoperto di essere bisex
Data: 27/04/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Sailor72, Fonte: Annunci69
... per complimentarmi per il felice esito dell’operazione. Quello che vidi mi lasciò molto stupito. Mario stava guardando le mie gambe ed il mio sedere con un’espressione di ammirazione che non avevo mai visto prima da parte di nessuno ma che, nonostante la mia inesperienza, potei chiaramente comprendere dalla sua espressione e dal suo sguardo. Non che io fossi brutto, anzi.. e nemmeno fatto male ma, semplicemente, prima di allora non mi era mai capitato di “beccare” qualcuno a guardarmi con quell’intensità di ammirazione.
Provai un insieme di sensazioni intime davvero complicato e sorprendente. Innanzitutto provai un grande imbarazzo e sentii un enorme afflusso di sangue al viso che sicuramente diventò rosso. Contemporaneamente sentii un caldo enorme allo stomaco e una sensazione di soddisfazione mista a orgoglio per il fatto che gli stavo piacendo. Immediatamente dopo rimisi di nuovo la testa sul cuscino senza dire niente e partirono i sensi di colpa educativi atti a reprimere i pensieri sconvenienti. Un secondo dopo mi arrivò l’altrettanto intima sensazione sgradevole dell’acqua che entrava nel mio intestino. Mario aveva aperto il rubinetto.
Contrariamente a quanto era avvenuto nel pomeriggio, lo svuotamento della sacca e consequenziale riempimento della mia pancia non fu così rapido come io avrei voluto. Ci mettemmo almeno dieci minuti, se non un quarto d’ora. Oltre a questo, Mario mi obbligò a restare fermo sdraiato per altri 5 minuti per dare al liquido il tempo di ...
... raggiungere tutti gli anfratti che doveva occupare, cosa che nel pomeriggio non avevamo invece fatto. Mi sentivo la pancia gonfia come un otre e dolorante.
Il risultato fu che io, dopo i cinque minuti di attesa andai in bagno con il più brutto mal di pancia della mia vita e riuscii a raggiungere il vaso più vicino solamente per un miracolo.
Quando uscii dal bagno, almeno una mezz’oretta dopo, andai nella stanza infermieri a chiedere se avevamo finito e se potevo tornare a letto. Mario mi fece l’interrogatorio su come si era svolta l’evacuazione e, dato che per un senso di responsabilità e serietà risposi fin troppo sinceramente, si dichiarò non soddisfatto del risultato. Mi disse che avremo dovuto ripetere l’operazione, ma stavolta con un solo litro di acqua con aggiunta di camomilla. Tornai al mio letto con un senso di delusione, in attesa che la cosa fosse pronta.
Dopo un quarto d’ora circa, ecco arrivare Mario col suo trespolo maledetto. Ci fu la esatta ripetizione delle operazioni, solo che stavolta l’inserimento del beccuccio non fu affatto indolore.
Non appena lui lo inserì, io feci un salto e dissi AHI! Mario mi disse che gli dispiaceva, di portare pazienza e che dopo mi avrebbe dato una pomata lenitiva.
La procedura fu ripetuta tale e quale ma stavolta, nonostante il quantitativo minore, i fastidi e le sensazioni di gonfiore furono gli stessi di prima. Anche l’urgenza di trovare un gabinetto fu pressoché identica e l’attesa imposta da Mario una ulteriore ...