1. Come ho scoperto di essere bisex


    Data: 27/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Sailor72, Fonte: Annunci69

    ... volevo che si fermasse. Non dissi una parola e mi godetti le sue carezze.
    
    Mario si fermò e mi disse di girarmi. Io obbedii e mi misi a pancia in su. Lui riprese con la sua sega e le sue carezze, stavolta sulla pancia e sui capezzoli. Io mi rilassai e chiusi gli occhi, lasciandomi andare.
    
    Dopo un po', Mario smise di segarmi, si chinò su di me e mi prese il viso tra le mani, provando a baciarmi. Io non volevo, la situazione era strana e non avevo mai baciato un uomo prima. Iniziammo una battaglia con io che giravo la testa di qua e di là e lui che cercava di baciarmi in tutti i modi. Io pensavo che la mia resistenza lo avrebbe convinto a smettere ma i minuti passavano e lui non accennava a cambiare idea. Il mio uccello aveva perso l’erezione ed io avrei voluto scappare da quel lettino. Mi sentivo praticamente sottoposto a violenza e cercavo di allontanarlo tenendolo per le mezze maniche della divisa ma senza buoni risultati. Ad un certo punto, Mario riuscì ad incollare le sue labbra alle mie e cercò in tutti i modi di forzarle con la sua lingua. Io resistetti con ancora più forza ma improvvisamente, non so perché, le mie difese cedettero. Di colpo.
    
    Mi lasciai baciare. Dapprima passivamente e poi, senza poterlo controllare, iniziai a ricambiare il suo bacio. Di colpo il mio uccello riprese la sua erezione, diventando duro al punto di essere quasi dolorante. La mano destra di Mario se ne rimpossessò ed inizio a segarmi nuovamente. Dopo un paio di minuti, con la sua ...
    ... mano sinistra tirò in avanti la mia spalla e mi girò di forza sul mio fianco destro. Si alzò ben dritto in piedi e, mollato il mio uccello, si slacciò lo spago dei pantaloni che caddero ai suoi piedi. Dopo di che, riprese il suo lavoro di mano su di me.
    
    Mi trovai davanti agli occhi il cazzo più grosso che avessi mai visto. Era anche fatto molto bene. Sarà stato lungo un po’ più di una ventina di centimetri, con una cappella gonfia e tondeggiante ed al contempo larga, rosa e lucida, con un’asta liscia, non scura e senza peli e due grosse palle proporzionate con il resto dell’attrezzatura. Rimasi imbambolato, in ammirazione ma del tutto immobile. Mario prese la mia mano sinistra e me la mise sul suo cazzo dicendomi di segarlo. La circonferenza era davvero impressionante. Le mie dita non riuscivano a cingerlo completamente (mi mancavano non pochi centimetri tra la punta del pollice ed il medio e indice) ed ero pure messo a rovescia, cosa che rendeva impossibile la sega già resa difficile dall’uso della mano sinistra.
    
    Vista la mia incapacità a segarlo a dovere, Mario avvicinò il suo uccellone a non più di 10 centimetri dal mio viso e rallentò la sua sega su di me. Io non sapevo cosa fare e il cervello mi diceva che non lo avrei sicuramente preso in bocca, Una cosa era toccarlo con una mano, un’altra cosa usare la mia bocca.
    
    Il tempo si era fermato. Io steso sul fianco sul lettino che guardavo ipnotizzato il grosso cazzo di Mario che era nella mia mano, con il mio in mano a ...
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