La reginetta del centro commerciale.
Data: 16/04/2023,
Categorie:
Etero
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... a quello che stava dicendo Berni, e annuiva e poi ritornava a guardare lo schermo. ‘Berni, cosa sta succedendo? Perché le stai facendo vedere il film?’ chiesi un po’ indispettita. L’idea che Milena potesse vedermi in quel modo non mi piaceva affatto. Non nutrivo molta simpatia per lei, e quindi il fatto che mi stesse guardando mentre facevo l’amore (o comunque mentre fingevo di farlo) era una cosa molto fastidiosa. Berni e Milena, che fino a quel momento mi avevano dato le spalle, si girarono verso di me. Lei mi sorrise in modo beffardo, quasi come se volesse farmi capire che mi aveva smascherata, era riuscita a scoprire la mia vera identità. E adesso dovevo stare in guardia, perché avrebbe potuto dirlo a chiunque. Ma io mi misi coi pugni contro i fianchi e alzai fieramente la fronte guardandola con aria di sfida, per farle capire che non mi vergognavo affatto di quello che avevo fatto. Anzi, ne andavo fiera. ‘Tesoro!’ esultò Berni. ‘Milena mi ha portato quella strumentazione di cui avevo bisogno. Poi mi ha chiesto di farle vedere il film che abbiamo realizzato, e io ho pensato che non ci fosse nulla di male, e così ho deciso di mostrarglielo. Ho fatto male?’. ‘No no’ risposi, ‘è solo che magari Milena non è abituata a guardare i porno’. ‘Moana, non sentirti in imbarazzo’ disse lei. ‘Lo stiamo guardando soltanto con spirito critico, senza nessuna malizia’. ‘Non mi sento in imbarazzo, figurati’. ‘Comunque complimenti davvero. Sei davvero brava a farti montare’. ...
... ‘Modestamente ci so fare’ poi guardai l’orologio che avevo al polso, volevo proprio mandarla via, quindi mi attaccai al pretesto che era molto tardi. ‘Beh, io sono molto stanca. è stata davvero una giornata pensante. Quindi Milena, se non ti dispiace”. ‘Assolutamente, tolgo subito il disturbo’. A quel punto la accompagnammo alla porta, dopodichè ritornammo nel soggiorno, e io avevo voglia di fare un interrogatorio di terzo grado a Berni, per sapere tutto ciò che avevano fatto e tutto quello che si erano detti. Ma tempo cinque minuti e Milena bussò di nuovo alla porta. Non vi erano dubbi sul fatto che fosse lei. Chi poteva essere sennò? Allora feci segno a Berni di andare ad aprire. Io restai in soggiorno; ero piuttosto amareggiata, e tenevo l’orecchio teso per sentire la cavallona cosa aveva dimenticato. ‘Berni, ho un problema’ disse. ‘La macchina non parte. Potrei rimanere a dormire qui da voi?’. ‘Ma certo. Non c’è nessun problema’. In quel momento avrei preso Berni per il collo fino a strozzarlo.
Ero così arrabbiata con Berni che gli dissi che quella notte avremo dormito in stanze separate. Lui nella camera degli ospiti, io nella camera da letto e la stallona sul divano del soggiorno. ‘Ma cosa avrei dovuto dirle?’ protestò. ‘Hai sentito? La macchina è rotta’. ‘Non me ne frega niente’ risposi. ‘Io quella lì in casa mia non ce la voglio’. E quindi ci mettemmo tutti a letto, ma io non riuscii a chiudere occhio. Avevo paura che nel cuore della notte la ...