1. La reginetta del centro commerciale.


    Data: 16/04/2023, Categorie: Etero Gay / Bisex Sesso di Gruppo Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... di qualsiasi cosa. Probabilmente le sarei saltata addosso e l’avrei riempita di botte. Certo, lei era più alta di me, forse me le avrebbe suonate di brutto, ma io sono sempre stata molto brava a usare le mani, quindi alla fine l’avrei messa al tappeto, e le sarei pure salita coi piedi sopra, tipo lottatrice di wrestling. ‘Devo assolutamente andarmene’ dissi con un filo di voce, ma la proprietaria del negozio di piante mi sentì e disse che non ero obbligata a rimanere fino alla fine. ‘Dice davvero?’. ‘Ti copro io. Se qualcuno me lo chiede gli dico che sei andata al bagno’. ‘Ma come si fa per la firma?’ alla fine dell’assemblea avevamo l’obbligo di firmare sul foglio delle presenze. ‘Tranquilla, ci penso io a mettere uno scarabocchio al posto tuo’. ‘Signora, lei &egrave un angelo. Non riesco proprio a capire perché suo marito l’abbia mollata per una moldava’. ‘Chi lo sa. Forse perché era vent’anni più giovane di me e aveva la pelle fresca come i petali di una rosa’. Sgattaiolai fuori dal centro commerciale e andai a prendere la macchina. Feci la strada tutta di corsa, bruciando qualche semaforo e facendomi perfino qualche controsenso. Arrivai sotto casa nel giro di cinque minuti. Tempi record dal momento che dal centro ce ne volevano circa una ventina. Uscii dalla macchina e mi lanciai come una furia verso la porta di casa; per la fretta che avevo di entrare non riuscivo a trovare le chiavi, che erano sepolte nella borsa chissà dove. Avrei potuto anche suonare e farmi aprire, ...
    ... ma in questo caso avrebbero avuto il tempo di rivestirsi, nell’ipotesi in cui stessero facendo l’amore. Se invece entravo da sola potevo anche sperare di beccarli sul fatto, e a quel punto sarei saltata addosso a Milena e l’avrei riempita di pugni. A Berni invece lo avrei cacciato di casa e gli avrei detto che tra noi era finita. Finalmente riuscii a trovare le chiavi e le infilai nella toppa della porta. Entrai senza fare troppo rumore e mi feci strada lungo il corridoio che portava al soggiorno, ma ad un certo punto mi bloccai, diventai come il marmo, incapace a muovermi, perché cominciai a sentire i rantoli tipici di una donna che sta godendo in modo incontrollato. Il sangue mi salì tutto al cervello e stavo quasi per perdere le forze, e quindi probabilmente a breve sarei stravaccata sul pavimento. Poi però mi accorsi che c’era qualcosa di anomalo in quei rantoli, perché inspiegabilmente sembravano i miei. Ma come era possibile? Ero proprio io, e stavo godendo come una cagna. Per scoprire quel mistero non potevo fare altro che addentrarmi nel soggiorno, dal quale provenivano i miei versi orgasmici. Finalmente capii cosa stava succedendo; Berni e Milena erano in piedi davanti allo schermo ultrapiatto e stavano guardando il nostro film. Lui le stava spiegando nei minimi particolari le tecniche che aveva utilizzato, facendo uso di un linguaggio molto tecnico che facevo fatica a capire, ma che per Milena invece era abbastanza comprensibile, e infatti sembrava molto interessata ...
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