La reginetta del centro commerciale.
Data: 16/04/2023,
Categorie:
Etero
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
Mancavo dal negozio da qualche giorno, e al mio rientro trovai una grossa novità, ovvero di fronte si era aperta una nuova attività. Era spuntata dal nulla, da un giorno all’altro. In effetti era già da qualche mese che c’era uno spazio disponibile dopo il fallimento del negozio di giocattoli, e adesso al suo posto c’era un negozio di attrezzature per fotografi e videoamatori; telecamere, macchine fotografiche e accessori vari. Il problema non era il negozio in se; lo sarebbe stato se si fosse trattato di un altro negozio di intimo come il mio. Allora a quel punto sarebbe scoppiata una vera e propria guerra per la concorrenza. No, non era quello il problema, piuttosto la commessa che ci lavorava dentro. Era lei il problema. Non appena la vidi capii che non le andavo a genio, ma comunque il sentimento era reciproco: anche lei infatti non mi andava a genio. Mi suscitava una grande antipatia, anche se non conoscevo neppure il suo nome. Il motivo? Quella ragazza, che aveva la mia stessa età, e che poi venni a sapere che si chiamava Milena, era una gnocca colossale, una cavalla da competizione, una macchina del sesso che non fa prigionieri, con un paio di cosce che non finivano più. Aveva i capelli neri lisci come la seta, e indossava sempre dei vestiti succinti che mettevano in risalto le fantastiche forme del suo corpo da cavalla. E portava sempre dei top che mettevano a nudo la pancia e il suo ombelico che aveva un qualcosa di altamente erotico. E ovunque andasse si lasciava ...
... una scia dietro, un odore di sesso che faceva indurire chiunque. Ammetto che la prima volta che ho sentito quell’odore ho avuto l’impressione che stesse succedendo qualcosa anche in mezzo alle mie gambe. Ho sentito le labbra della mia vagina inumidirsi, e ho pensato: ma come è possibile? Possibile che la carica erotica di quella ragazza è così forte da eccitare anche me? Nel giro di qualche giorno nel centro commerciale diventò una specie di diva, la gnocca per eccellenza. Capite dov’era il problema? Mi aveva rubato la scena. Prima del suo arrivo ero io la gnocca, adesso invece era lei la reginetta del centro commerciale, e io, se c’era lei nei paraggi, diventavo quasi invisibile. La sua presenza in qualche modo oscurava la mia. Per esempio se mi trovavo a percorrere un corridoio e in quel momento si trovava a passare anche lei e allora ecco che tutti gli uomini si giravano a guardarla, e io invece venivo ignorata. Non mi era mai capitata una cosa del genere. E questa cosa mi faceva salire il sangue alla testa. Prima del suo arrivo, per esempio, quando andavo al bar del centro, i baristi spesso non mi facevano neppure pagare il caffè, perché ero ‘la gnocca’. Bastava che facessi loro un sorriso, oppure che gli facessi perdere la ragione con una minigonna più corta del solito, e a quel punto venivo servita e riverita come una regina. Adesso invece era Milena ‘la gnocca’. Quindi dovetti dimenticare i bei tempi in cui il caffè era gratis. Adesso era gratis ...