La reginetta del centro commerciale.
Data: 16/04/2023,
Categorie:
Etero
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... per la prima volta Moana, ho subito pensato che fosse un concentrato incredibile di erotismo. Forse non lo sai, ma la tua Moana ha un sacco di ammiratori. I maschietti che bazzicano il centro non fanno che parlare di lei. Tutti vorrebbero avere l’occasione di passare almeno una notte con Moana. Confesso di essere molto invidiosa”. Invidiosa lei? Mi veniva da ridere. Ma se da quando era arrivata non aveva fatto altro che rubarmi la scena! Ovviamente non glielo dissi, perchè sarebbe stato molto imbarazzante confessarle che anche io ero invidiosa di come la guardavano gli uomini. “Certo, gli uomini guardano anche me” disse, quasi come se mi avesse letto nel pensiero. “Però mi guardano in un modo diverso. C’è modo e modo di guardare una donna. A me mi guardano come si guarderebbe un semplice oggetto del piacere, a te Moana ti guardano come ad una donna potenzialmente da sposare. Lo so, è difficile da spiegare, ma è come se gli uomini vedessero in me solo una vacca da monta, e invece in te una donna con la quale trascorrere tutta la vita. E infatti tu hai già trovato un compagno perfetto con cui presto convolerai a nozze. Io invece dovrò aspettare chissà quanto altro tempo”. Possibile che la stallona fosse davvero invidiosa di me? Questo non me lo sarei mai aspettato. D’altronde, disse lei, io ero la proprietaria di un negozio di intimo (in realtà nominalmente era ancora di mia madre, ma di fatto era ormai mio), e facevo parte anche del comitato del ...
... centro commerciale, quindi oltre che ad un corpo spettacolare avevo anche una capacità imprenditoriale fuori dal comune. E lei invece era una semplice commessa. Ero spiazzata da quella confessione, perchè allora avevo frainteso tutto. Avevo creduto fin dal principio che lei volesse muovermi una guerra, con il semplice scopo di tirarmi giù dal trono di reginetta del centro, e invece non era così. La reginetta rimanevo io, e questo nessuno lo avrebbe messo in dubbio. “Voglio dire, guarda che corpo” Milena si alzò dalla poltrona e venne verso di noi sul divano, mettendosi a sedere tra me e Berni. Con una mano raggiunse delicatamente il mio collo, e lentamente scese giù, accarezzandomi fino ad arrivare alla figa. A quel punto mi aprì le labbra con due dita. “Tutto questo non ha prezzo, Berni. Ed è tuo. Ti rendi conto di quanto sei fortunato?”. Il contatto delle dita di Milena mi fece bagnare immediatamente, e se ne accorsero entrambi. Adesso c’è bisogno che vi dica che quando iniziavo a bagnarmi perdevo completamente il controllo. A quel punto la mia volontà si annullava, e diventavo facile preda di chiunque, cioè in sintesi se riuscivi a farmi bagnare poi potevi fare di me ciò che volevi, compreso cose che normalmente non avrei permesso a nessuno. Cioè praticamente diventavo la tua schiava. A quel punto Milena raggiunse il clitoride con il dito medio e iniziò a massaggiarmelo delicatamente, e per me si aprirono le porte del paradiso, e feci roteare gli ...