La reginetta del centro commerciale.
Data: 16/04/2023,
Categorie:
Etero
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... stupirsi, non portava niente. Quindi adesso era completamente nuda come me. Ormai eravamo tutti e tre nudi, e Berni continuava ad avere quell’erezione enorme. In teoria il gioco era finito, ma rimanemmo ancora un pò in soggiorno a chiacchierare del più e del meno. Anzi, a dirla tutta erano solo loro due a parlare, io me ne stavo seduta a guardarli. Lei continuava a fare domande a Berni sul mio conto, quasi come se stesse cercando di stuzzicarlo. Ma il fatto strano era che lo faceva come se io non ci fossi; ma non era esattamente quello il punto. Piuttosto direi che si stava comportando come se io fossi la bambolina di Berni, il suo buco da riempire, la sua dolce fidanzata remissiva. E io d’altronde non facevo nulla per smentire questa cosa, perchè me ne stavo zitta mentre loro due parlavano di sesso, quasi come se il mio unico scopo fosse quello di accontentare il mio uomo. Non so come aveva fatto, ma mi aveva messo in quella posizione. Forse perchè continuavo a stare sulla guardia, e questo mi faceva assomigliare ad una fidanzata gelosa e taciturna, ma allo stesso tempo remissiva e dalle sembianze di una bambolina da fottere. “Hai mai pensato di condividere la tua Moana con un amico?” gli chiese. “Sì, ad essere onesto ci ho pensato, ma ancora non abbiamo trovato la persona adatta”. “Capisco. Ma mettiamo il caso che la troviate, tu con quale buco preferiresti godere? E di conseguenza, quale buco cederesti al tuo amico?”. Ecco, lo stava facendo di nuovo. Mi stava ...
... riducendo ad un oggetto, come se io nell’ipotesi in cui avessi fatto l’amore a tre non avessi potuto scegliere quale buco dare a Berni e quale buco dare all’altro partner. Eppure non facevo nulla per controbbattere, forse perchè in qualche modo ero curiosa di sentire le risposte che stava dando il mio uomo. Milena era riuscita a mettermi in una posizione di inferiorità. “Non so, credo che potremmo alternarci in entrambi i buchi” rispose Berni. “E permetteresti al tuo amico di sborrarle in faccia?”. “Credo di sì, ma dovrebbe essere Moana a deciderlo”. “Ma nel caso in cui il tuo amico dovesse mancarle di rispetto, magari dandole qualche schiaffetto, oppure rivolgendosi a lei chiamandola in qualche modo offensivo, tipo maiala, puttana, tu cosa faresti?”. “Dipende, se a lei fa piacere lo lascerei fare. E comunque Moana è in grado di difendersi da sola”. Non riuscivo a capire il senso di tutte quelle domande da parte della stallona, ma in ogni caso continuavo a starmene buona ad ascoltare. Ci fu qualche minuto di silenzio, in cui lei cominciò a fissarmi in modo insistente. Guardai in direzione del cazzo duro di Berni, ormai era già da una buona mezz’ora che era in quelle condizioni, e ebbi l’impressione che quei discorsi non facevano altro che gettare benzina sul fuoco. L’idea di condividermi con qualcun’altro doveva proprio farlo eccitare tanto. “Sai Berni, credo che sei un ragazzo molto fortunato” disse Milena. “Quando sono arrivata al centro commerciale e ho visto ...