La reginetta del centro commerciale.
Data: 16/04/2023,
Categorie:
Etero
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... rispose, e poi mi guardò. Ero ancora nuda, e nei suoi occhi lessi una certa eccitazione. Vedermi così, come mamma mi ha fatta, gli faceva sempre quell’effetto. ‘Moana, sei da erezione’. ‘Bada a come parli’ lo ammonii. ‘Sei ancora in punizione’. Mi feci una doccia e poi andai dritta al centro commerciale. Ma prima di ritornare in negozio andai a trovare Milena, che stava sistemando della merce su degli scaffali. Fece finta che non fosse successo nulla, e quando le chiesi delle spiegazioni su ciò che era successo la notte precedente lei alzò le spalle e mi domandò a cosa mi riferissi. ‘Non fare la stupida, tu mi hai”. ‘Cosa? Cosa ti ho fatto?’. ‘Lo sai bene. Perché lo hai fatto?’. ‘Perché mi andava di farlo. E poi perché mi piaci’. ‘Io credevo che tu fossi interessata a Berni’. ‘Mi piace anche Berni. Mi piacete entrambi. Ma tu mi piaci di più’.
Continua…
Link al racconto:
http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2017/04/a-casa-con-lui.html
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http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2017/04/uneccezionale-orgasmo-notturno.html Nonostante quello che era successo, continuavo ad essere diffidente nei confronti della cavallona. Continuavo a credere che stesse pianificando qualcosa per distruggermi definitivamente. Ma non riuscivo a trovare il nesso tra questa cosa e il fatto che la notte precedente mi aveva fatto venire con la bocca e con le mani. Perché farmi godere se poi alla fine il suo intento era quello di annientarmi? Se voleva prendersi Berni, come avevo pensato, ...
... perché allora si era infilata nel mio letto e aveva fatto quella cosa? Perché non infilarsi direttamente nel suo, e magari fare godere lui invece che me? In qualche modo la risposta arrivò quella sera, cioè la sera dopo che si era infilata nel mio letto. Alle dieci si presentò di nuovo alla porta di casa nostra, e ci disse che era venuta a recuperare la macchina. A quel punto le domandai come avrebbe fatto a farla partire dal momento che il guasto ancora non era stato riparato, e allora lei ci disse che aveva un amico meccanico che a breve sarebbe venuto a dare una controllata al motore. ‘Vi dispiace se lo aspetto qui da voi?’. ‘Certo che no. Figurati’ rispose Berni, e allora io gli calpestai il piede in segno di disapprovazione, e lui mi guardò come uno stupido. Davvero non riusciva a entrargli in testa che quella Milena proprio non mi andava a genio. In ogni modo la cavallona entrò in casa e si fece strada verso il salotto. Quel giorno, credetemi, era vestita proprio come una puttana. Aveva una minigonna così corta che quando si mise a sedere sulla poltrona davanti alla tivù rimase praticamente nuda. E certamente il suo obiettivo era quello di sedurre il mio Berni; non vi era altra spiegazione. E ci stava riuscendo benissimo, dal momento che lui non faceva che guardarle le sue spettacolari cosce, e io ogni tanto gli sollevavo il mento con due dita per fargli capire che doveva smetterla di fissarla in quel modo. Praticamente gliele stava consumando con gli occhi, e io ...