1. Lascive follie borghesi e castellane, 1a parte


    Data: 15/04/2023, Categorie: Etero Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... di voi. Oh, prima che mi dimentico: il viaggio in calesse io da suora, sposa di Dio l’ho ottenuto gratis; mentre Olivina l’ha pagato 3 ducati al contadino che ci prese. Olivina, a suo dire, hae bisogno di cambiare un po’ aria…oh a proposito, ho qui con me una missiva, che vi scrisse di persona la sorella vostra. Vorreste degnarvi di leggerla? Cioè no, chiedo venia. Debbo solo consegnarvela…”
    
    Ci fermammo e la suora mi diede un plico di pergamena arrotolato, che io presi…ma in quel momento non trovavo le lenti da lettura, tuttavia aprii l’involto, e osservai la scrittura da bona distanza di un braccio…pareva proprio quella della sorella mia, ma ero pure ormai piuttosto presbite, per via dell’età; cosicché sapendo che questa suora dagli occhi penetranti molto probabilmente aveva già letto la missiva, dissi a suor Persefone:
    
    “Venite, sediamoci in quella panchina, tanto ormai è libera.”
    
    Ci fermammo in una panchina collettiva presso il tavolone della mensa pubblica pei bisognosi, ad una certa distanza, cinque braccia circa, da un paio di poveri intenti a consumare pasta con le patate, e un po’ di carne. Nessuno venne a chiederci cosa volessimo, tranne un cane che sedutosi sotto la mia gamba aspettava qualcosa. Io l’aspetto trasandato delli poveri non lo avevo, e lei era una suora dalla tonaca pulita. Ci accomodammo seduti l’una accanto all’altra, e nonostante la luce ancora buona la situazione della capacità di leggere mia non migliorò, per cui dissi:
    
    “Vorrei che ...
    ... leggeste voi signora, questa missiva…ora non vedo bene da vicino, e non trovo le lenti…in tasca non le ho!”
    
    Dovevo averle lasciate in ufficio, ma non m’andava di ritornarvi, casomai Edoardo rivedendomi, mi avesse attaccato qualche altro bottone sulla salute del padre…e poi la cosa mi avrebbe permesso d’entrare in confidenza con questa bella donna, anche se suora…
    
    “Ma non trattasi di cosa privata, caro voi?”
    
    “Se già sapete di mia sorella, e di ciò che ci piace fare, specie se osceno, cosa volete che sia una missiva?! Su, mi fido di voi suor Persefone! Ormai siam qui! Leggete, vi prego!”
    
    “…e va bene! Dunque…
    
    …caro fratello ho deciso di mandarvi vostro nipote, poiché io e mio marito abbisogniamo di restar un po’ soli, onde parlare senza che ci oda. Purtroppo mio marito Ranuccio pur avendo smesso di bere, e di giocare alli dadi, con la sua passività di carattere, hae perduto buona copia di clientela. Io interruppi su consiglio del cerusico, li rapporti col notaro di Soleto, mio inconsapevole avvelenatore, il dottor Italo Kalòs, che mi fece assumer pomata allucinogena de’ serpenti, et egli che prima ci mandava clienti pei piccoli atti, manco quelli or ci manda più. E mio malgrado Ranuccio non possiede la bravura del defunto padre suo; Io istessa, ve lo confesso, non mi fido a fargli rogare li contratti coi fornitori della pensione, e lavanderia, che con le mie sole forze mando avanti, e…”
    
    La suora per decenza si fermò, proponendomi di non legger oltre…le confessioni di ...
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