Il cazzo piccolo 2 - Racconti Erotici

Il cazzo piccolo 2

... poche volte, per singoli che non cercassero le ragazzine, faceva riferimento a me; me la cavai con grande capacità e mi trovai perfettamente a mio agio anche nel ruolo dell’amante che trascorre il fine settimana con un alto dirigente.

Non avevo avuto più occasione di incontrare Paolo e le settimane passarono in fretta; sapevo che era coinvolto nella società che gestiva il bordello, che si incontrava spesso con Dora; ma non fece mai un cenno per incontrami; non potevo certo né biasimarlo né dolermene; ma forse un qualche fuggevole incrocio mi avrebbe attenuato il senso di colpa che mi opprimeva; molte volte ne parlai a Dora ma mi consigliò di aspettare, perché ‘il polpo si cuoce da solo’ mi disse ermeticamente.

Tra le molte attività di Dora, ci incuriosiva la gestione di un club privè nei seminterrati di un hotel; si sapeva che vi si praticava sesso libero, nel caso ricorrendo a stanze dell’hotel; qualche volta alcune delle ragazze ci erano state mandate e ne avevano riportato esperienze contrastanti; chiesi lumi a Dora e mi rispose che, se volevo, poteva farmi fare l’esperienza, anche perché forse avrebbe soddisfatto altre mie segrete esigenze.

Mi avvertì il giorno prima che l’indomani un cliente voleva visitare il privè; la consegna era accompagnarlo fin sul posto ed essere disponibile alle sue richieste; la sua opinione, suffragata da esperienze precedenti, era che il tizio, entrato al privè, sarebbe stato irretito nei giochi sessuali e io avrei potuto gestirmi il ...

... mio tempo; comunque ero ufficialmente impegnata con lui che pagava regolarmente la prestazione anche se faceva altro.

L’uomo che mi presentarono era un maschio di notevole struttura, di età non ben definibile tra i quaranta e i cinquanta; mi resi conto, grazie ad un rapido ed abile tocco che avevo elaborato nel tempo, che era dotato di una mazza interessante; il mio compito era accompagnarlo al privè e lì lasciare che scegliesse come passare la serata, anche se l’avesse protratta fino a notte fonda, come spesso avveniva in quei casi.

Ci accompagnò all’hotel un uomo di Dora, con la macchina del Club; entrammo senza problemi, essendo mandati dai soci che lo gestivano, e scoprii un mondo nuovo del sesso di cui non avevo conoscenza; vidi una grande sala con pista da ballo, spazio per l’orchestra e tavolini lungo le pareti; uomini e donne in evidente caccia di partners si aggiravano, facevano capannello, sedevano ai tavoli; qualcuno, con la scusa di ballare, pomiciava sulla pista, forse per un primo approccio; le sale cominciavano più oltre.

Il mio cliente fu subito adocchiato da alcune Milf in evidente crisi di astinenza; non le degnò di uno sguardo; in fondo, anche se per me pagava, ero assai meglio; inoltratici verso il reparto delle sale, non resistette alle tentazione di una ragazza, quasi giovanissima, che lo abbrancò in un bacio voluttuoso e lo trascinò letteralmente via, forse a scoparselo in uno dei tanti locali; mi trovai di colpo quasi sperduta in un ambiente ...