Il cazzo piccolo 2
Data: 15/04/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... spalle a lui, ambedue sdraiati, e mi fece alzare una gamba per entrare fino in fondo alla vagina con l’enorme cappella; ci rotolammo dall’altra parte e ripeté la scopata, sollevandomi l’altra gamba; mi fece stendere bocconi e mi penetrò da dietro; sentii la punta del cazzo cercare la vagina tra culo e figa, poi il cazzo entrò fino in fondo; le natiche erano colpite dal suo ventre ad ogni colpo.
Quando si accorse che l’orologio correva, mi fece stendere supina, mi venne sopra e mi scopò nella maniera più classica; fu allora che allentò i freni inibitori e scaricò la sua seconda sborra stavolta in figa; mentre io mi lavavo la figa sul bidet, lui si rivestì; feci altrettanto ed uscimmo; chiarì con Dora, pagò e mi salutò ad un prossima occasione; guardai lei con curiosità mi strizzò l’occhio, lasciandomi intendere che era andato tutto bene; ora ero ufficialmente una ‘sua’ puttana.
Nei giorni successivi, mi accompagnò al consultorio, dove era quasi di casa, perché forse vi faceva spesso ricorso per incidenti di percorso alle sue ragazze; per la settimana successiva dovetti stare ferma, perché l’intervento abortivo sconsigliava attività sessuale; ma subito dopo cominciammo a fare su serio e in poche settimane avevo una credibilità, ero la privilegiata di clienti importanti e insomma facevo benissimo il mestiere, sotto la guida attenta di Dora.
Mi trovò un miniappartamento dove stavo in pace; scopavo una o due volte al giorno, con clienti sempre di buon gusto; passai ...
... numerose notti in albergo con quelli che mi chiedevano per tutta la notte, andai talvolta a cena con clienti danarosi che volevano una serata particolare con accompagnatrice e scopata alla fine della serata; incassavo abbastanza bene e, su consiglio di Dora, misi da parte quanto era possibile.
Fu sempre lei a suggerirmi che, per la precarietà dell’attività e la sua breve durata, avrei dovuto risparmiare per investire in un’attività ‘normale’ da vecchia, come la quota di un negozio di un bar o di un ristorante che potevano essere una sorta di ’pensione’ alternativa; mi rivelò in privato che a molte di quelle iniziativa era associato anche il ‘mio’ Paolo che si garantiva in quel modo altre entrate, oltre allo stipendio della banca di cui dirigeva un’agenzia a cui si riferivano i suoi amici.
Non facevo che prendere atto di quale ‘gallina dalle uova d’oro’ avessi stupidamente ammazzato per mangiare solo qualche osso, alla fine; ma il piacere di un cazzo grosso che mi scuotesse tutto l’apparato era impagabile e non mi dispiaceva, alla fine, di poterne godere ogni giorno; in quell’ambiente, il pericolo di clienti intrattabili quasi non esisteva e, quelle rare volte che si proponeva, veniva neutralizzato con garbo.
In compenso, mi mandò talvolta come accompagnatrice a personaggi ricchi di passaggio in città; per questa funzione, aveva una schiera di escort, tutte giovanissime, brillanti ed impeccabili, che garantivano quantità e qualità al lavoro quando si trattava di comitive; ...