Il cazzo piccolo 2
Data: 15/04/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... centimetri, al massimo dell’erezione; mi spinse delicatamente sul letto e mi accostò la mazza alla bocca; seguii il mio solito rituale.
Prima lo annusai e lo leccai per assumerne odori e sapori; poi cominciai a passare la lingua su tutta la cappella per sentirlo eccitarsi e vibrare di piacere; cominciai a mandare in giù l’asta, notevole per stazza ma assorbita con sicurezza e con leccate profonde che lo facevano fremere; quando raggiunse l’ugola, mi fermai e lo masturbai all’esterno, mentre gli tenevo in mano due coglioni grossi come albicocche e sicuramente gonfi di sborra.
Mi lasciò pompare e si accontentò di accarezzarmi il viso, a due mani, mentre io succhiavo e mandavo su e giù il cazzo; mi fermò, forse al limite dell’orgasmo, e mi fece sdraiare supina; mi venne sopra, mi coprì tutta col corpo tonico e muscoloso, appoggiò la cappella alla figa e spinse; la botta sulla cervice dell’utero mi fece sobbalzare, ma di godimento più che di dolore; i lamenti erano di goduria vera, anche se potevano apparire forzati in quell’ambiente.
Mi scopò a lungo con grande voglia e libidine, ma anche con grande godimento mio; si fermò un paio di volte per non concludere, poi mi chiese se ero disposta a farlo sborrare nel culo; gli dissi che non avevo problemi; dal comodino trassi un tubetto di gel e glielo consegnai; mi unse a lungo l’ano e il canale rettale, mi pose carponi e mi inculò con un solo colpo deciso; avvertii con dolore la penetrazione dell’asta fino in fondo.
Mi ...
... chiese scusa per l’imprevista violenza; gli era scappata per la grande voglia che aveva di me; l’inculata durò molto a lungo; si fermava spesso a giocare con l’ano, tirava fuori il cazzo fino alla punta e lo spingeva dentro, quasi godendo delle pieghe che si aprivano e si chiudevano intorno alla mazza; arrivò a tirarlo fuori del tutto e a spingerlo dentro senza difficoltà; ormai il mio culo era a sua disposizione e lo riempiva quando e come voleva.
La sborrata fu lunga, densa e accompagnata da un godimento intenso sia suo che mio; mi sentii inondare le viscere e mi illanguidii nel piacere del possesso; lo sfilò con molta delicatezza e non avvertii dolore; andai sul bidet e mi lavai sperma e residui; mi asciugai e rimontai sul letto; aveva previsto una seduta di una sola ora e ne aveva speso gran parte per l’inculata; mi chiese se accettavo che si trattenesse ancora per una mezz’oretta, poiché voleva provare la mia figa.
Alla prima esperienza, non sapevo quali fossero gli usi; gli dissi che mi stava bene e che avrebbe chiarito dopo con Dora; mi fece stendere supina, sollevò le cosce sulle sue spalle e mi infilò il cazzo in figa, in un solo colpo; avvertii un certo fastidio quando la cappella urtò la cervice dell’utero, ma il piacere che ne derivai fu tale da farmi superare il momento; cominciò a scoparmi e ricorse a tutti i movimenti per cercare e dare piacere.
Mi scopò alla missionaria, con grandi colpi sul pube che alla fine risultò un poco arrossato; mi fece girare di ...