Una giornata speciale (epilogo parte prima): gioco di specchi - Racconti Erotici

Una giornata speciale (epilogo parte prima): gioco di specchi

... solo dei vari gioielli si diresse in bagno per una rapida rilassante doccia, l'acqua tiepida scendeva scrosciante lungo le sue morbide forme lavando via i pensieri e svuotandole la mente, poi dopo essersi asciugata alla buona, con la pelle ancora leggermente umida si diresse in camera infilandosi nuda sotto le morbide lenzuola. Prese il cellulare e scrisse un messaggio a Sara: "Ti odio e ti amo per quello che mi hai fatto fare oggi... Sono esausta. Ti va di vederci domani sera ?" Lisa era così sfinita che si addormentò pochi istanti dopo in un sonno profondo con ancora il cellulare in mano.

Fu la calda luce del mattino a svegliarla attraverso le imposte lasciate aperte, era talmente esausta che era letteralmente crollata nel letto e aveva dormito senza interruzioni dal tardo pomeriggio precedente. Lentamente aprì gli occhi e tastando con la mano tra le lenzuola cercò il suo cellulare fino a quando lo trovò. Sullo schermo segnava le sette e dieci e un'iconcina indicava che aveva dei messaggi non letti. Era Sara che aveva risposto ancora la sera prima. "Certo che ho voglia di vederti... Così mi racconti tutto per filo e per segno..."

Lisa lentamente si mise seduta su letto, poi si diresse verso il bagno per darsi una rinfrescata. Quando ne uscì era decisamente più sveglia e rilassata. Ancora nuda andò in cucina, si preparò un caffè con la macchinetta espresso e si accomodò con la tazza calda in mano su uno sgabello. Il freddo metallo a contatto con le sue natiche e la ...

... fichetta completamente liscia le fece partire un piacevole brivido lungo la schiena. Mentre sorseggiava lentamente il suo caffè osservava sopra il tavolo il bigliettino scritto da Beatrice, nella sua mente stava progettando la serata che aveva intenzione di passare con Sara. Quando ebbe finito prese il bigliettino e tornò a sedersi sul letto in camera, afferrò il cellulare ed iniziò ad inviare una serie di messaggi.

Nel frattempo si erano fatte le 9.00, per realizzare i suoi piani per la sera doveva uscire a fare degli acquisti speciali, si alzò di nuovo e si diresse verso l'armadio, aprì un cassetto ed afferrò un perizoma di pizzo bianco ma dopo averlo rimirato per qualche istante lo ripose e cominciò a rovistare tra i suoi vestiti per decidere cosa mettere. Alla fine scelse una corta gonellina stile tennis bianca ed un top smanicato azzurro. Li indossò senza niente sotto, poi infilati i sandali prese la borsetta ed uscì di casa.

Si incamminò a passo svelto lungo la strada, la gonnellina sobbalzava ritmicamente sulle sue natiche e sarebbe bastata una semplice folata di vento per mettere in bella vista la sua intimità. Anche i suoi prosperosi seni fasciati dal top aderente seguivano il ritmo dei passi ed i capezzoli si facevano intravvedere attraverso la sottile stoffa.

Il suo obbiettivo era il sexy shop visto il giorno prima. "Emozioni Sexy Shop" riportava l'insegna a caratteri rosso scarlatto scritti in carattere corsivo su un fondo nero lucido posta sopra la porta ...