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L'Ascensore
Data: 09/04/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Natale Seremia, Fonte: EroticiRacconti
... in arrivo la fece trasalire. Era Claudio. Ancora una volta il tono era imperativo. “Tra 15 minuti in ascensore”. Il cuore iniziò a batterle all’impazzata. I dubbi se obbedire o no a quell’intimazione durarono pochi secondi. L’eccitazione che proveniva dal suo basso ventre le fecero capire che non aveva scampo. Aveva bisogno di trasformare quelle fantasie in qualcosa di tangibile, reale, carnale. Confrontarsi con esse e capire se davvero facevano parte di lei. Quindici minuti dopo era davanti alla porta dell’ascensore. Dovette aspettare solo pochi secondi. Le porte si aprirono. Claudio era li, con un impercettibile sorriso e l’aria sicura di chi era certo di non avere sorprese sgradite. “Entra.” Roberta obbedì. Una parte di lei sembrava vivere un’esperienza extra corporea ed osservava quella donna di quasi quarantanni, con un fisico prosperoso avanzare senza esitazioni dentro l’ascensore. Claudio azionò il blocca porte. Poi estrasse un oggetto, mostrandolo a Roberta, a pochi centimetri dal viso. “Sai cos’é, vero?” domando retoricamente. Roberta non faticò a riconoscere un plug anale. Era nero con alla base una pietra lucente e colorata. “Allora sai cos’é?” Roberta annuì. Sentiva la gola secca ed aveva timore di parlare e rivelare il tumulto di emozioni contrastanti che in quel momento la devastavano. “Voltati.” ordinò Claudio Lentamente Roberta si voltò faccia alla parete dell’ascensore, replicando la posizione assunta qualche giorno prima. ...
... Oggi indossava un vestito leggero con fantasia floreale maniche per tre quarti a palloncino, linea svasata ed ampia scollatura che metteva in mostra il suo seno importante. Il vestito arrivava poco sopra il ginocchio. “Tirati su il vestito.” La voce di Claudio era tranquilla ma non ammetteva contraddittorio. Dopo un attimo di esitazione Roberta obbedì. Poi si trovo sulle labbra il plug. “Ti conviene bagnarlo” la canzonò benevolmente Claudio. Quella situazione ma soprattutto le parole dell’uomo le procurarono un’eccitazione fisica come non ricordava da quando era giovane. Avvertì il suo sesso bagnarsi. Nervosamente succhiò l’oggetto di plastica, ma aveva la gola secca e il plug rimase praticamente asciutto. Con un gesto rapido l’uomo le abbassò le caste mutandine bianche che indossava in quell’occasione. Con una delle sue mani le divaricò le natiche scoprendo lo stretto orifizio anale di Roberta con l’altra appoggiò il plug sull’ano della donna. “Ti prego fai piano….”sussurrò lei. Roberta si sentì dapprima dilatare e poi invadere dall’oggetto che si piantò saldamente nel suo sedere. Non si rese conto che Claudio le aveva rialzato le mutandine un istante dopo. Era preda di un incantesimo e sentiva il suo culo violato e riempito da quell’estensione di Claudio. Non era vergine dietro ma non amava particolarmente il sesso anale. Il dolore che provava nelle poche occasioni in cui aveva provato non era stato compensato da un adeguato piacere. “Non devi toglierlo, ...