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La porta sul retro. 1a parte
Data: 02/04/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Marla23, Fonte: Annunci69
... commedia molto divertente e per questo ti ero grata. Le tue scelte a teatro erano sempre perfette ed in accordo con i miei gusti. Alla fine del primo atto mi sono recata verso la toilette, mentre tu discutevi con il tuo vicino di poltrona della qualità della regia. Ho avuto immediatamente l’impressione di essere osservata nei movimenti, di essere seguita. Mi sono girata di scatto che ero ancora nella platea ma non ho notato nessuno dietro di me. Quindi, dopo aver percorso un angusto corridoio semibuio, sono entrata nella zona dei servizi igienici alla ricerca del bagno delle donne. All’interno i bagni erano tutti vuoti. Mi sono sentita in compagnia di quel senso di angoscia che avevo percepito all’arrivo della coppia. Sono entrata nel primo bagno disponibile. Non ho fatto in tempo a girarmi per chiudere la porta che ho sentito una mano possente tapparmi la bocca e spingermi verso la parete. Ho avuto subito l’istinto di urlare ma ogni verso veniva soffocato sul nascere, ogni tentativo si risolveva in un misero rantolo impotente. La mano mi copriva interamente bocca e parte del naso. Cercavo di dilatare le narici per prendere un po’ d’aria. L’altro braccio dell’energumeno mi cingeva la pancia ed i fianchi, tenendomi stretta a lui. Era eccitato. Sentivo distintamente il rigonfiamento della patta dei pantaloni premere sul mio sedere. Un volto che odorava di dopobarba si è avvicinato alla mia guancia destra sibilando tra palato e lingua il suono che in genere si fa per ...
... ordinare il silenzio o per rimproverare qualcuno che parla ad alta voce. Presa dal terrore, ho obbedito all’istante e non ho più emesso un fiato. Come se fosse consapevole della decisione che avevo silenziosamente preso dentro di me, il tizio mi ha girato di scatto e me lo sono trovato davanti. Sono rimasta sconvolta quando ho capito che l’uomo che mi stava usando tutta quella violenza era proprio il gigante della coppia perfetta. Quel bastardo mi sorrideva mentre mi teneva stretta a lui per i capelli a cinque centimetri dalla sua bocca. Non puoi immaginare quanto fossi spaventata. I suoi occhi erano profondi, pieni di desiderio ed io ero impietrita, tra le sue mani enormi, lo sguardo fisso nei suoi. Sentivo che le mie forze venivano meno. Che non ne avevo. Che non le cercavo. Mi tirò brutalmente a sé e mi tappò la bocca con la sua. All’inizio non provai nulla. Poi sentii la sua lingua cercare lo spazio ed io istintivamente gli ho accostato la mia. La mia accondiscendenza era dettata dalla paura. Quello sconosciuto così alto e possente mi stava baciando nel bagno delle donne sapendo benissimo che sarebbe potuto entrare chiunque da un momento all’altro o che avrei potuto strillare e chiedere aiuto. Ma evidentemente sapeva che tutto questo non sarebbe accaduto. La mia lingua infatti mulinava incessantemente con la sua come ad implorarlo di fermarsi lì, di accontentarsi e non andare oltre. Le sue mani invece avevano cominciato ad esplorare ogni parte del mio corpo. Ogni centimetro ...