La porta sul retro. 1a parte
Data: 02/04/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Marla23, Fonte: Annunci69
... del mio fisico era come paralizzato ed in balia delle sue dita. Non riuscivo ad opporre alcuna resistenza, anzi sembrava che, lentamente ed in modo involontario il mio corpo si adattasse a quel tocco virile, ne facilitasse l’azione.
Con la sinistra mi ha stretto un capezzolo attraverso la scollatura con una veemenza che ho fatto fatica a non strillare. Non che non provassi a farlo, ma ogni tentativo si trasformava goffamente in un gemito, in un sospiro.
Ho sentito la sua mano destra che si infilava sotto la gonna mentre la lingua rovistava nella mia bocca. Mi raggiunto in un attimo lì dove voleva. Ha spostato con abilità la mutandina quel tanto da permettergli di sentire tutto il mio sesso. Poi ha cominciato a scorrere i polpastrelli lungo le pieghe e le fessure più intime.
Malgrado la paura che sentivo addosso, quel violento mi trovò bagnata come non mi ero mai sentita in vita mia. Non capivo, in quella confusione, come mai il mio corpo fosse così disponibile con quello sconosciuto dalle mani enormi e dai modi violenti. La mia mente mi diceva di urlare e di scappare via. Ma non urlavo. Non scappavo. Forse non mi sono opposta perché i fatti si erano sviluppati in un lampo. Non avevo avuto il tempo di riflettere. Altre ipotesi galleggiano ancora a mezz’aria nella mia mente ma sono offuscate dai sensi di colpa. Ad ogni modo ho lasciato che avvenisse. Mi ha infilato con fare deciso un dito nella vagina. Ho avuto un sussulto istantaneo, che dall’addome ha percorso tutta ...
... la schiena come una frustata ed è piombato come un falco impazzito nella mia testa. Per attenuare i miei gemiti quel maledetto ha aumentato la pressione delle labbra sulle mie. Avendo paura di peggiorare la situazione, sono rimasta buona buona ad attendere le sue mosse. Ma sapevo dentro di me che ormai ero come un’adolescente nelle mani di un satiro. E’ questa la parte più difficile da raccontare. Mi sentivo in balia di quel piacere che pervadeva il mio ventre ed i miei seni, che bagnava le mutandine e la sua mano sapiente. Ad esso mi sono abbandonata senza alcuna remora, cercando una conclusione nell’orgasmo che stava montando inesorabilmente dentro di me. Quel dito enorme ed abile al tempo stesso, che perlustrava tra le piccole labbra e batteva con precisione intorno al clitoride, sembrava conoscermi da sempre, come se fosse il mio stesso dito. Il maledetto mi entrava dentro e poi strusciava verso l’esterno fino a raggiungere il clitoride. Sfregava tutto intorno e ritornava dentro. Malgrado il senso di colpa che provavo, Il piacere aveva raggiunto l’apice. Era una sensazione nuova, dirompente, che non avevo mai provato con te, nonostante per tanto tempo ti avessi considerato un grande amante.
Sentivo che ciò che mi stava accadendo, avrebbe irrimediabilmente cambiato le carte in tavola nel nostro rapporto. Nulla per me sarebbe stato più come prima. Mentre mi masturbava senza tregua, lui era eccitatissimo. Continuava ad invadere la bocca con la lingua come fosse il padrone ...