1. La porta sul retro. 1a parte


    Data: 02/04/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Marla23, Fonte: Annunci69

    ... esattamente il suo tipo. Ma l’idea di fottersi la moglie del presidente era una tentazione irresistibile. La sera stessa lei lo fermò con una scusa in un corridoio che portava verso il bagno degli ospiti. LO stempestò di domande, guardandolo costantemente negli occhi. Lui rispose con garbo, incerto ulle vere intenzioni della donna. Poi lei fece un gesto inequivocabile. Aprì la porta del bagno e senza neanche guardarlo prese la sua mano e lo condusse all’interno.
    
    Immerso in quel ricordo, in Alberto crebbe lentamente un piacevole stato di eccitazione. Pensò alla lingua di Marta sulla patta dei pantaloni ancora chiusa, a quel momento di concitazione nello spazio ridotto del bagno. Il pensiero si tradusse erezione. Si slacciò subito i pantaloni e prese il cazzo in mano. Voleva scaricare la tensione accumulata. Si accarezzò sotto la cappella, pensando alle labbra umide di Marta che la baciavano con trepidazione. Immaginò la lingua scorrere lentamente sul pene. Così anche la sua mano cominciò a muoversi lungo il cazzo fino al glande. Sputò sulle dita per scorrere meglio. Aderiva perfettamente alle venature, lungo le nervature sensibili. Il glande si era ingrossato che pareva esplodere. Ansimò ad ogni movimento. Sentiva nella mente il seno di Marta appoggiato sul suo viso, mentre lo cavalcava famelica nei loro incontri segreti. Così venne tra le dita, tanto che imbrattò la camicia appena tirata fuori dai pantaloni.
    
    Ma la finta quiete durò poco. Si aggirò nervosamente per ...
    ... la casa, in lungo e in largo, col cellulare in mano, ragionando sui vari scenari proposti dalla sua maniacale fantasia e sulle possibili soluzioni da mettere in campo. Razionalmente sapeva bene che tutto quel ruminare era inutile. Non poteva certo andare in giro per Roma a cercarla ovunque come un cane da caccia, né poteva chiamare la polizia per mezz’ora di ritardo. Ovvero, il paranoico in lui l’avrebbe fatto, ma in cuor suo un briciolo di amor proprio ancora lo tratteneva sul filo della ragione.
    
    Per distrarsi cominciò a mettere in ordine la cucina. Sistemò nei pensili i piatti puliti ancora nella lavastoviglie, poi passò in camera da letto, piegò i vestiti nell’armadio e appese le giacche nella giusta sequenza di colore, prima tutte quelle chiare, poi quelle scure. Fece la stessa cosa con le camicie e con le cravatte e per un attimo sembrò acquietarsi.
    
    Rifece il letto con grande cura, il copriletto perfettamente steso non faceva una piega neppure controluce. Si guardò in torno soddisfatto ma inquieto. Il suo livello di attenzione si era innalzato insieme all’ansia che lo pervadeva dallo stomaco in su. Osservava ogni cosa con curiosità e sospetto, alla ricerca di uno straccio di risposta al suo quesito assillante. “Dove sei Vale”. Mentre sedeva sul letto con la schiena dritta, le mani sulle ginocchia, lo sguardo cadde improvvisamente verso una presunta anomalia. Il secondo cassetto della credenza, quello riservato alla biancheria intima della moglie, era leggermente ...
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