La porta sul retro. 1a parte
Data: 02/04/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Marla23, Fonte: Annunci69
... di sistemare il cassetto, cominciò a spostare e piegare gli indumenti secondo la sua logica da nerd. Mutande con reggiseni di uguale modello e colore, le calze rigorosamente appaiate e piegate, i body a parte. Guardò il cellulare. Le diciannove e venticinque. Il nervosismo si tagliava a fette, regolari e di uguale spessore. Mentre occupava la mente in quelle operazioni manuali, notò che il cofanetto si sovrapponeva perfettamente ad un taccuino dalla copertina rossa.
Alberto prese il libretto misterioso e lo girò tra le dita come per scannerizzarlo con lo sguardo. Lo percepì immediatamente come un’entità pericolosa. Un vuoto allo stomaco seguito da una piccola stretta agli addominali bassi lo mise in guardia. Il corpo aveva trasmesso alla mente un messaggio chiaro e telegrafico, “stai alla larga da quella faccenda”. Ma si sa, la mente spesso ignora i segnali corporei, soprattutto nei paesi occidentali, pervasi da una cultura che si fonda sulla dicotomia anima-corpo, tanto più negli ingegneri come Alberto.
“Da quando in qua Valentina usa delle agende?”, pensò per dissimulare la vera questione. La temuta domanda affiorò immediatamente dopo, mentre inesorabilmente aprì il misterioso libretto, non c’era bisogno di esprimerla era già li, presente ed ansiogena. Dov’era e con chi era Valentina in quel momento?
Prima pagina. Aveva la mente offuscata dall’angoscia. Quando lesse i pochi caratteri stesi in una bella calligrafia tipicamente femminile, spalancò gli occhi, poi li ...
... chiuse e li riaprì nuovamente. Per la seconda volta sentì il vuoto e la contrazione al basso ventre che urlavano di chiudere l’agenda, riporla nel cassetto appena riordinato e fare finta di niente. Troppo tardi ormai. Lesse al centro, “Per Alberto”.
Girò pagina e cominciò a leggere con l’adrenalina che scorreva a fiumi.
“23 aprile 2017”, la data si riferiva a fatti che erano avvenuti solo cinque giorni prima.
“Caro Alberto, se stai leggendo questo piccolo diario, le parole che ho scritto in preda alla paura e alla sofferenza non saranno del tutto inutili. Se sei arrivato al punto di violare l’intimità delle mie cose e, conoscendoti, non deve essere stato facile, forse per noi due ci sarà una speranza”.
Alberto fece una breve pausa. Staccò gli occhi dall’agenda e si guardò intorno nella stanza per cercare tra gli oggetti familiari un consiglio adatto per l’occasione. Cercò di capire scorrendo le foto del loro matrimonio e degli ultimi viaggi, tutte perfettamente allineate sulla credenza d’antiquariato, se voleva davvero attraversare quel guado che conduceva verso l’ignoto. Poi respirò profondamente, abbassò gli occhi e riprese a leggere.
“Quello che mi è successo stasera mi ha fatto riflettere sul nostro rapporto, su come si sia incanalato in una direzione che non avrei mai immaginato appena cinque anni fa, quando mi portasti raggiante all’altare nel tuo bellissimo completo Armani. Quello che è accaduto questa sera non doveva accadere. Ormai però non posso farci ...