Insaziabile 3 - Racconti Erotici

Insaziabile 3

... aveva avuto coscienza di quel che succedeva.

Gloria era uscita dalla camera, evidentemente provata dalle fatiche d’amore; il ragazzo era rimasto dentro, perché era estraneo al chiarimento; abbracciò con forza il ‘padre’ e gli sussurrò in un orecchio che aspettava il bracciale; lui le rispose con un bacio delicato sulla guancia; Linda abbozzò inutilmente uno sguardo severo; lui riassunse.

“Possiamo e dobbiamo dimenticare il passato; se i figli che sento ancora miei vogliono stare in questa casa, non farò niente per impedirlo; li manterrò io perché sono in qualche modo anche miei; ma a te posso solo perdonare, non me la sento di dimenticare o cancellare quello che mi hai fatto; cosa decidi?”

“Non lo so; non ho mai avuto una storia, specialmente una bella come quella che avete voi; ho amato solo te e ho scelto di non amare nessuno; per questo non ho avuto amanti ma solo stalloni e caproni; ti prego, non ripetermi che ho sbagliato; l’ho capito, tardi ma l’ho capito; non cercare di cavartela dicendo che posso prostituirmi con profitto; adesso non avrei più il coraggio di umiliare i miei figli.

Tutti quelli a cui ho chiesto un lavoro, anche quelli che ho frequentato sessualmente per qualche tempo, mi hanno proposto oscenità; so che mi vuoi ancora quel bene che ti può consentire di aiutarmi; vuoi farlo, per quel poco di amore che ti ho dato?”

“Massimo, dopo questa provocazione hai ancora il cinismo di volerla mettere sulla strada? Non è da te, amore mio, non è un ...

... discorso che ti si confà. Cerca la soluzione e non rompere, grande dirigente.”

“Lory, non riesco proprio a pensare niente … “

“Vuol dire che esporrò la mia proposta e poi la dibatteremo. Non si discute che Gloria e Davide continueranno la vita di sempre a tuo totale carico; gli vuoi troppo bene per lasciarli sulla via dei sogni che hanno fatto con te e, forse, per tua istigazione; però la casa è tua ed è giusto che veniamo ad abitarla io, tu e nostro figlio quando nascerà.

Resterebbe inutilizzato l’appartamentino a fianco allo studio; lo dai alla tua ex moglie e non le chiedi un centesimo di affitto; così risolve il problema dell’alloggio; chiedi a uno degli evasori che favorisci di inventarsi un posto da darle senza problemi sindacali e la metti in condizione di vivere da operaia dedicandosi ai figli; sto parlando di chimere o puoi fare un gesto d’affetto ad una donna che ti ha fatto tanto soffrire ma che ami ancora?”

“Lo sai che, quando vuoi, sai essere particolarmente perfida? Non parli di chimere o di utopie, ma di un gesto assai forte che si può fare solo se si ha a fianco la serenità di una compagna dolce e generosa come te.”

“Allora fallo, papà; anzi, adesso ti metto il carico da novanta; mamma non sarà mai al sicuro, in una fabbrica; lei vuole starci vicino e tentare di riscattarsi di vent’anni di errori; che ne diresti di assumerla tu, come collaboratrice domestica, come sguattera, come cuoca, come tata per tuo figlio, come diavolo ti pare? Lei alloggia a ...