Insaziabile 3 - Racconti Erotici

Insaziabile 3

La serata in trattoria fu gioiosa e determinante; Massimo e la compagna stabilirono un ottimo feeling con i due giovani, che non accettavano di sentire morto il rapporto filiale che avevano con lui; Massimo suggerì a Giulia di cercare di intavolare lo stesso discorso sereno e pacifico con sua madre; ma fu impossibile parlare con una che negava persino l’evidenza, dichiarando di non essere lei la Venus del blog o la donna seguita dagli investigatori.

La ragazza dovette arrendersi ed assistere impotente agli sforzi inutili di sua madre per crearsi una realtà credibile alternativa alla donna che era documentata ampiamente; il conto non cresceva più perché non le assegnavano parti nei film; era alla frutta e lo sapeva; dopo che più volte sbatté contro proposte oscene, alle sue richieste di un lavoro, cominciò a vendere i gioielli che in venti anni aveva avuto in regalo dal marito o da amanti benestanti.

Gloria, che aveva cominciato a frequentare abitualmente suo padre, come lo sentiva in barba a tutto, gliene parlò; lui le chiese di farsi affidare per la vendita alcuni oggetti di particolare valore, nella loro storia, e li pagò il corrispondente proposto dai negozi autorizzati; in sostanza, manteneva moglie e figli senza comparire; chiese alla ragazza di fargli avere un bracciale d’argento che sua madre non aveva mai tolto.

Linda si ribellò con forza, quando sua figlia le propose di cederlo; non l’aveva mai tolto e non l’avrebbe fatto; estrinsecamente, valeva poco, ma il ...

... valore intrinseco era incalcolabile; Gloria intuì che c’entrava l’ex marito e chiese conto a lui, che confessò di averlo regalato a sua madre quando poteva permettersi cose povere, sicché non valeva gran che; pressato dalle domande, spiegò.

“Gloria, non agitarti; se osservi da vicino, c’è incisa la data del 24 giugno 1988, la sera che facemmo l’amore completamente; se ti chiedessero chi era tua madre, sappi che era ancora vergine; forse non pura né casta perché qualcosa lo avevamo già provato; ma quel braccialetto segna la verginità perduta, da lei, e rubata da me venticinque anni fa. Tu hai già avuto un regalo del genere?“

“Papà, può sembrarti assurdo, ma non ancora mi sono decisa; ho fatto qualche piccola esperienza, ma solo di mano e di bocca; sostanzialmente, non ho spazio per vivere amore e sesso in libertà.”

“C’è qualcuno che ti intriga seriamente?”

“Da sei mesi mi incontro con Gustavo, un neo avvocato col quale potrei anche pensare a un matrimonio; ma lui vive con altri tre in due camere d’affitto e, a casa, mamma, dopo che per anni è stata un fantasma, all’improvviso è diventata una presenza fissa; non abbiamo dove andare, ma scoppiamo dalla voglia di amarci … “

“Che stupidaggini dici? Hai vent’anni; tua madre ha una fedina che fa impallidire Messalina e tu ti fai scrupolo di fare l’amore con l’uomo che ami? Se qualcuno ti chiede, quella casa è mia; la donna a cui voglio bene di più, se porta amici nella sua camera, anche a dormire, al massimo chiede a ...