1. Master Satisfaction


    Data: 23/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... faceva perdere tempo proprio nel momento in cui si doveva passare all’azione. Ma Olivia non traccheggiò. – Faccia strada – rispose decisa, – la seguo. – Olivia ormai voleva levarsi il pensiero, succedesse subito quello che doveva succedere. Anna ripercosse il corridoio, scese a piedi per le scale interne al pianterreno, attraversò un salone deserto, poi scese ancora delle scale verso i sotterranei e qui percorse ancora qualche corridoio. C’erano cellette e sale sia sulla destra che sulla sinistra. Anna entrò in una celletta di neanche dieci metri quadri, c’era una sedia, un cavalletto, un mobiletto basso rivestito di cuoio, ed un armadietto chiuso, a terra c’era uno spesso e soffice tappeto. Anna accese la luce. Olivia si guardò intorno, era tutto molto spartano ed asettico. Anna le ordinò – si spogli! – Olivia la guardò, era stupido tirarsi indietro proprio in quel momento. Si levò il vestito. Anna la squadrò e le prese il vestito dalle mani. – Può tenere il resto. – Poi le disse di sollevare le braccia e fece entrare i polsi dentro un cappio che scendeva dal tetto. Anna tirò in alto, Olivia si tese, braccia e gambe andarono in su e Olivia fu lasciata sospesa a quel modo. Anna la bendò e fu buio. I nervi iniziavano a logorarsi, ma Olivia, ancora, non era veramente preoccupata. Anna uscì senza prendersi la briga di chiudere la celletta o di salutare. Olivia non sentiva freddo, i muscoli erano tesi, ma lei non provava fastidio per quello, invece la tensione nervosa si stava ...
    ... facendo sentire, sentiva arrivare crampi allo stomaco. Non vedere la stressava parecchio, chi avrebbe usato il suo corpo inerme ed indifeso? Era decisa a non cedere al panico, ma iniziava a preoccuparsi, non aveva una vera nozione del tempo. Aveva le braccia tese in alto, tirata in su per i polsi, l’unica cosa che riusciva a fare era spostare i piedi, stava quasi sulle punte, su quelle scarpe dal tacco altissimo il disagio iniziava a farsi sentire. Poi, non era passato molto tempo, ma a lei era sembrato tantissimo, avvertì una presenza. Non aveva sentito niente, ma nella celletta era entrato qualcuno, ora ne sentiva anche il profumo. Un profumo muschiato, di uomo, un profumo mascolino, ma gradevole, un misto di fragranza speziata e sudore. Olivia fu allo stesso tempo allarmata e sollevata. Non lo vedeva, non sapeva come era e cosa voleva farle e questo la allarmava, ma era anche sollevata, finalmente stava per succedere qualcosa. Lui non disse niente, ma lei sentì le sue mani. La punta delle dita, leggere, sulle sue spalle e poi sulla schiena. Una lieve carezza che diventa sempre più decisa. Olivia sente le mani su di lei. Sono forti e decise, ma ancora delicate. E’ piacevole, non osa dire niente. Sentì allentarsi il reggiseno, venne levato, ma lo sconosciuto non toccò le mutandine. Le mani accarezzano sulla schiena e poi passano davanti sul seno. Prima leggere, poi sempre più decise. Ora strizzano il seno, poi con le dita i capezzoli. Olivia ansima e trema, non sa chi ha preso ...
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