Master Satisfaction
Data: 23/07/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... bagaglio. Al primo piano c’era una donna, in un severo tailleur, simile a quello che indossava Anna, che le aspettava. Questa salutò chinando il capo verso Olivia e mormorando un buongiorno, poi prese la borsa e si diresse, attraverso un grande corridoio, alla suite destinata a Olivia. Questa donna taciturna, ma efficiente si chiamava Blu ed era la governante. Una mora un po’ più giovane di Anna, ma anche lei in vestiti attillati e severi. Blu aveva un corpo normale, ma tornito nei punti giusti, il viso era severo, poco truccato. Olivia quando fu nella stanza si affacciò alla finestra e diede un’occhiata fuori. Il palazzo sorgeva su una collina, tutto intorno un parco immenso, il gabbiotto che indicava l’ingresso con relativo cancello era ad alcune centinaia di metri. Il Parco su quel lato era chiuso in parte da un muro ed in gran parte da reti e siepi. Olivia ancora una volta non vedeva sul retro. Da quel lato la proprietà si estendeva molto di più. Vicino al palazzo c’erano piscine, altri luoghi ricreativi, e poi molti sentieri che portavano verso campi coltivati ed un grande bosco. Olivia non sapeva che in quel Palazzo c’era un club super esclusivo, un club tanto esclusivo che solo pochissime persone, oltre ai soci, sapevano che esisteva. Molti di quelli che ci lavoravano, non sapevano neanche di che razza di club si trattava. Ad esempio i contadini e i giardinieri che venivano per curare campi e giardini, arrivavano al mattino, andavano via all’imbrunire, non entravano ...
... nel palazzo e non sapevano assolutamente che attività si svolgevano all’interno e soprattutto non vedevano quasi nessuno. Anche nel parco c’erano molte aree che erano loro totalmente precluse ed in cui potevano andare a svolgere il loro lavoro solo su invito esplicito e nei tempi che venivano loro ordinati. Gli stessi guardiani che presidiavano l’ingresso del parco e i suoi confini non sapevano precisamente a cosa facevano la guardia. Loro sapevano che lì dentro potevano entrare solo i soci in possesso di una tessera e qualche altra persona accompagnata da Anna, da Blu o dall’autista, oltre che dai due padroni del posto. Naturalmente c’erano anche molti fornitori e manutentori da far passare, ma questi erano conosciuti e stavano su una lista. Tutti gli altri erano intrusi da respingere. Se qualcuno non previsto arrivava al palazzo veniva fatto aspettare al cancello e fatto passare solo se una delle persone sopra citate andava a prenderlo. Ovviamente circolavano molte voci e sia i guardiani che i giardinieri avevano visto diverse volte donne nude aggirarsi per il parco o intorno alla piscina e qualche volta anche atteggiamenti e scene inequivocabili, ma… era un club dove si andava per divertirsi.
Olivia guardava il paesaggio e si stava dimenticando del motivo per cui era lì. – Signora, dobbiamo andare – le disse Anna. Olivia sussultò, poi si ricompose – dove? – – Dove riceverà la prima parte della sua sessione – rispose impaziente Anna, non era la prima che traccheggiava e le ...