1. Master Satisfaction


    Data: 23/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... possesso del suo corpo, non sa se è bello o brutto, cattivo o buono…, ma ci sa fare, sta usando il suo corpo come uno strumento musicale ed il quel momento lo sta accordando. E’ bravo e lei si sta bagnando, si morde le labbra per non parlare e per non muggire di piacere. Lui la prende per i capelli tirandole la testa indietro e la bacia sul collo brutalmente, morde. Stavolta è troppo, Olivia sospira e geme.
    
    Lui le passa un dito sulle labbra, lei non le apre, ma Olivia è soggiogata, ed infine le socchiude. Sente il dito penetrare, le piace, lo lecca e lo succhia. Lui esce e l’accarezza su una guancia, le mani sono di nuovo sul suo seno, una mano per coppa, stringono e artigliano, sfiorano i capezzoli ritti e poi li strizzano. Olivia sussulta. Lui allenta la corda che la tende in alto, ora Olivia è più comoda, poggia i piedi a terra e si distende. Meglio, decisamente. Le leva la benda, fa un po’ di fatica per mettere a fuoco, anche perché lui è vicino a lei, molto vicino, fino ad un attimo prima la stava toccando intimamente, anche se non l’aveva toccata tra le gambe sapeva benissimo che era più eccitata che mai, il seno, i capezzoli e la sua bocca avevano già manifestato quello che provavano. Era un uomo bello, decisamente bello, alto, biondo, atletico, occhi azzurri, limpidi che la guardavano ironici e desiderosi. Lui era vestito completamente, mentre lei era nuda. Di lui vedeva pantaloni, camicia bianca e dei mocassini. Lei arrossì e timidamente sorrise. Lui non parlò, si ...
    ... limitò a baciarla, la sua lingua penetrò nella bocca di lei e ne prese possesso. Lei era ancora legata e si lasciò andare. Lui non le aveva ancora parlato ed anche lei era rimasta zitta. Senza neanche rendersene conto si trovò legata come un salame e stesa sul tappeto. Corde alle caviglie, sotto le ginocchia, sulle cosce in alto, sotto il seno e sopra e i polsi legati dietro la schiena. Aveva fatto in fretta ed era stato molto professionale. Ora lei era sdraiata su un fianco con le gambe ripiegate. Olivia stava guardando il suo lungo corpo finalmente legato. Era bello si disse, bello il seno evidenziato dalle corde che lo strizzavano di sopra e di sotto, belle le cosce, esaltate da tutte quelle corde. Lui le aveva tolto le mutandine, ma ancora lì non l’aveva toccata. Lui si era seduto sul mobiletto e la osservava, la possedeva con lo sguardo. Lei sentiva le corde che strizzavano il suo corpo palpitante e si eccitava ogni istante di più, il seno si gonfiava, i capezzoli diventavano più duri e ritti, un languore la stava prendendo in basso, era calda e rossa in viso. Lui se la stava mangiando con gli occhi e questo la faceva impazzire, ormai smaniava. Lui prese un piccolo vibratore dal mobiletto e si stese accanto a lei, il piccolo fallo era scintillante e lui l’avvicinò alle sue labbra. – Leccalo! – Era la prima volta che parlava, Olivia allargò le labbra e lui lo spinse gentilmente dentro, iniziò un vai e vieni, mentre lei usava anche la lingua. Il vibratore iniziò a vibrare ...
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