03 Allo sbando
Data: 13/03/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu
... gola. Il suo sguardo che non lasciava un attimo il mio.
Avevo voglia di metterle le mani sulla testa, darle un ritmo più veloce. Invece quella regola semplice che avevo accettato si stava trasformando in una tortura, mentre lei si godeva il mio uccello con una lentezza esasperante, tanto da farmi male. Lei lo sapeva, ed era esattamente quello che voleva. Una mano si faceva strada sotto di me. Ora un dito stava penetrando il mio ano, con lo stesso ritmo con cui la bocca ingoiava il mio bastone. Volevo venire, ma non me lo permetteva. Sembrava sapere quando ero al limite per lasciarmi ancora prendere fiato. Solo per un attimo. Poi abbassò lo sguardo. La velocità aumentò. Non troppo, ma quello che bastava per farmi sentire una scarica di brividi. Il mio bacino si muoveva con la sua testa, il suo dito seguiva quella danza penetrandomi sempre più a fondo mentre ascoltavo il rumore forte del suo succhiare. Venni.
Venni in modo prepotente, rumorosamente, stringendo le lenzuola e inondandole la gola con il mio sperma. Rallentò, ma senza fermarsi del tutto. Teneva gli occhi chiusi. – Questo è solo l’inizio tesoro mi disse come prima cosa. Ora mi prendo ciò che voglio’
Mi fece sdraiare sul letto e mi salì sopra. Aveva in mano una lunga sciarpa di cotone e la usò per legarmi le mani alla testiera del letto. La lasciai fare, come avevo promesso accettando le regole. Non ero abituato a lasciarmi guidare in quel modo da una donna. Facevo fatica ad accettarlo, ma nel ...
... contempo mi piaceva la novità.
Ancora una volta scivolò lentamente in mezzo alle mie gambe e me le divaricò. Leccava il cazzo ancora incapace di reagire, poi le palle, fino alla base. La sua lingua cercava il mio ano, ci girava intorno, lo penetrava. Aprì il cassetto del comodino e ne estrasse un tubetto di gel. Se lo spalmò sulle dita e poi iniziò a penetrarmi. Un dito, poi due. L’altra mano mi segava. Gli occhi dentro i miei. Stavo godendo.
Si sfilò e cercò nuovamente nel cassetto. Ne estrasse un dildo a due punte. Avevo capito dove voleva arrivare. Mi venne da fermarla, a questo non ero preparato’ma la situazione era quasi ipnotica. Si sfilò le mutandine di fronte a me, lentamente, per poi allargare le gambe mostrandomi la sua figa fradicia di umori a pochi centimetri dal mio volto. Era sicuramente molto eccitata. Avvicinai la testa e iniziai a leccargliela. Me lo lasciò fare solo per qualche secondo, poi una mano mi prese per i capelli e mi tirò indietro. Succhiò una delle due punte del dildo, e lo fece scivolare in figa, a pochi centimetri dalla mia bocca. Movimenti ampi lo facevano sparire dentro al suo sesso, per poi uscirne quasi completamente. Il suo respiro si era fatto affannoso, lo sguardo iniziava a tremare. Lasciò quel fallo di gomma infilato nella sua vagina e prese lo strap-on, facendoselo passare in vita. – Eri venuto qui per scoparmi, vero? Ora ti scopo io’
Mentre mi parlava stava spalmando con del gel il dildo che aveva tra le gambe. Mi mise un cuscino ...