Intimo per signora
Data: 11/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69
... orgogliosamente di fronte a lui.
“Semplicemente meraviglioso” rispose mentre si avvicinava alle mie spalle, annunciato dal suo dopobarba.
Quasi senza una vera decisione, mi trovai a reclinare il busto all’indietro, abbandonando la testa contro il suo petto. Le sue mani corsero lungo la curva delle mie gambe, indugiando sulla fascia di pizzo dell’autoreggente per qualche interminabile istante. Pollice ed indice cominciarono ad avventurarsi sulla pelle. Avvertii il suo respiro farsi più denso, ma quando parlò il tono era ancora molto professionale.
“Vede quello che le dicevo? Come l’orlo del vestito e il pizzo delle calze cospirano per irretire l’osservatore? Questo gioco tra la pelle e il tessuto farà impazzire il suo uomo, ne sono certo.”
Cominciai ad ansimare anche io mentre mi lasciavo tormentare dalle sue dita che scendevano e risalivano, giocando con l’orlo dell’abito.
“Crede che gli piacerà, quindi?”
“Io penso di sì, ma non voglio darle certezze prima di aver verificato alcuni importanti dettagli” rispose con aria critica.
“Quali dettagli?” chiesi, ondeggiando insieme a lui in una sorta di figura di tango. Una mano continuava a giocare al confine tra vestito e autoreggenti, stuzzicando la pelle di tanto in tanto, ma senza mai oltrepassare il confine della coscia.
L’altra mano era risalita, quasi senza che lo notassi, ad accarezzarmi nuovamente ora un seno ora l’altro. I miei capezzoli rispondevano alle mani di quell’uomo come se nascondessero ...
... un telecomando.
“Vede, se fossi il suo uomo per prima cosa vorrei assicurarmi di poter sentire i suoi seni attraverso il tessuto. Avrà notato che di frequente alcuni abiti, all’apparenza molto sexy, sono in realtà estremamente spessi e costituiscono una vera e propria barriera rispetto alle sensazioni tattili più sottili.”
“Sì, in effett…aaah.” Un lucchetto fatto di nebbia si era chiuso attorno ai miei pensieri, soffocando la mia lucidità. I miei strati di cultura, civiltà e arroganza aristocratica lasciavano il posto ad una reattività animalesca. Mi strusciavo contro di lui, per sentire il suo sesso, le sue ossa, i suoi muscoli.
“Certo, anche con tessuti di bassa qualità è possibile avere una risposta sensoriale adeguata, ma soltanto a patto di stringere con sufficiente energia. Così.” Mi afferrò il seno con forza fino a quel momento inusitata, strappandomi un altro gemito, poi cominciò a pizzicarmi il capezzolo.
Avvertivo quasi la trasmutazione del dolore in piacere, come se persino i miei recettori fossero confusi sul da farsi e oscillassero tra una sensazione e l’altra.
Distratta dalla mano che si era impadronita del mio seno, non mi ero resa conto che l’altra mano era ormai risalita lungo il vestito, fin quasi a toccarmi il culo.
Mi afferrò per i fianchi e mi fece voltare con decisione. Con il mio metro e sessantacinque per quarantasette chili, quel colosso mi muoveva con la facilità di un fuscello, ed avvertivo la strana sensazione che il mio corpo ...