Intimo per signora
Data: 11/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69
... Siccome immagino voglia il mio parere, le conviene risparmarsi la strada avanti e indietro. Sembra un lungo corridoio, da qui….”
Di solito detesto essere scimmiottata, ma era fatto con eleganza e mi divertì.
La combinazione della ferma presa sul mio polso e della voce suadente mi solleticava delle strane corde in fondo alle viscere, qualcosa che aveva a che fare con il mio patrimonio genetico di femmina.
Ero al bivio, potevo divincolarmi stizzita o sorridergli. Imboccai la seconda strada.
“D’accordo. Allora si renda utile e mi aiuti col vestito.”
“Sono a sua assoluta disposizione”, disse abbandonando la presa sul mio braccio e dedicandosi alla lampo sulla mia schiena.
L’abito si ritrovò sul pavimento in un istante. Era evidente che non era la prima volta che spogliava una donna.
“Che lavoro faceva, prima di questo, se posso chiedere?” domandai mentre balzavo fuori dal vestito ormai accartocciato sul pavimento.
“Ho fatto il massaggiatore per un po’, ma ho preferito cambiare.” Mi squadrava apertamente la schiena nuda e il culo, accarezzandone le curve con i gesti professionali di chi sta solamente prendendo delle misure.
“Come mai?”
“Vede, le mie clienti erano spesso donne molto avvenenti, e dopo un po’ cominciò a sembrarmi molto disonesto farmi pagare per qualcosa che dava piacere a me in primo luogo.”
“Le fa onore – commentai mentre prendevo il vestitino della Barbie nelle mie mani.
“No” mi fermò il venditore, afferrandomi nuovamente ...
... per il polso. Aveva uno strano modo di muoversi, spesso lento e sornione, ma con scatti repentini che in più di una occasione mi avevano fatto sentire disarmata. Mi faceva venire in mente uno di quegli alligatori che avevo visto sonnecchiare nei documentari, salvo poi azzannare la preda con fulminea efficienza.
Lo guardai con aria interrogativa ed una punta di irritazione. Non sono schiva e non mi dispiace essere seminuda davanti ad un estraneo, ma decido io quando e quanto a lungo.
“Prego?”
“Vede, se osserva bene la conformazione dell’abito, noterà che, oltre alle trasparenze, vi sono questi curiosi tagli nel tessuto. Deve pensare a questo modello come a un Fontana, se ha presente. I tagli servono ad aprire una dimensione diversa, passare oltre la bidimensionalità e rivelare ciò che vi si nasconde.”
“E sarebbe?”
“Vede, è questo il punto. Se lei mette un perizoma, anche succinto come il suo, mortifica la natura del vestito. Il taglio dovrebbe rivelare la pelle e coinvolgere l’osservatore in un perverso voyerismo. A meno che non lo consideri troppo audace, ovvio….”
Credo che fu quello il momento in cui caddi nella sua trappola. Aveva annusato la mia ùbris, la prepotente arroganza del mio sentirmi femmina e avventuriera, e la stava usando per farmi muovere a suo piacere. In retrospettiva, quello fu il preciso istante in cui gli consegnai il comando, ma in quel momento mi parve di dover mettere quel venditore inesperto al suo posto.
“Vedremo se è abbastanza ...