Danzica cap 3
Data: 02/03/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: fronda2000, Fonte: RaccontiMilu
... ammettere che con la bocca era decisamente brava. Allungai una mano e le tirai su la gonna in modo da scoprirle il culo e guardarlo muoversi durante la pompa nello specchio dell’armadio.
Ero preso dall’ammirazione di quel gran culo e benché avessi organizzato tutto, complice anche il piacere del pompino fui sorpreso quanto Vania dal bussare alla porta. Prima di rispondere le posai una mano sulla testa e le dissi di non fermarsi.
– Avanti, entra pure !!
Era Corinna, entrò e nonostante la stanza fosse piccola ci mise un po’ a rendersi conto che ero seduto a gambe aperte con sua madre che mi spompinava di gran lena.
– Posa tutto sul tavolino, grazie!
Stava per andare via quando la fermai: – Dove vai, chiudi la porta, avvicinati. Lo fece.
Mentre la mano sinistra guidava la testa della madre nel sontuoso pompino che mi stava regalando, la mia destra saliva sul culo di Corinna, entrai nello spacco della gonna e sentii il bordo delle autoreggenti e i gancetti che le reggevano. Incredibilmente il cazzo ebbe un sussulto nella bocca di sua madre, diventando ancora più duro e grosso per l’eccitazione.
Sentivo il calore della fica di Corinna sulle dita, cominciai a farmi strada fino a toccargliela. Alzai lo sguardo: – Non vuoi aiutare tua madre, deve fare sempre tutto lei?
Mi guardò con disprezzo e non rispose, allora incalzai: – Devo chiedere a tuo padre se vuole aiutarla?
Sentii un lieve movimento ma non era ancora giunta al suo limite, resisteva. Non ...
... credeva che potessi essere capace di chiamarlo, e così urlando: – Pietro ?? vieni un attimo !!
Suo padre entrò e vide la scena, sua moglie in ginocchio con il mio cazzo in bocca e sua figlia in piedi che si faceva palpare il culo sotto la gonna. Rimase impietrito dalla scena.
Non potevo perdere tempo: – Pietro, tua moglie ha bisogno di una mano, non riesce da sola, vuoi aiutarla tu?? Corinna non ha ancora deciso se avete bisogno di me … quindi probabilmente dovrò accontentarla e andare via.
Pietro guardò sua figlia con aria sofferente e chinando il capo si avvicinò lentamente, il trattamento in garage aveva sortito l’effetto desiderato.
Era quasi arrivato al fianco di sua moglie quando vidi Corinna che piangendo si mise davanti a suo padre impedendogli di fare quello che avevo chiesto. Così, si inginocchiò, accanto a sua madre.
– Pietro, puoi andare via, credo che Corinna abbia preso la sua decisione.
Uscì dalla stanza lasciando la porta aperta.
E così ero quasi a metà dell’opera, Vania con mio dispiacere iniziale si era staccata dal cazzo e guardava sua figlia che la sostituiva nel gustoso pompino.
Corinna aveva un modo tutto suo di spompinare, alternava la morbidezza delle labbra a piccoli morsetti coi denti, quando succhiava la cappella alternava il calore della bocca e della lingua a piccole strette con i denti. Il mix era qualcosa di magnifico, mi fece scoprire che gradivo questo trattamento rude durante il pompino.
Con una mano mi sorreggeva lo ...