Danzica cap 3
Data: 02/03/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: fronda2000, Fonte: RaccontiMilu
Dopa la prima serata in cui mi ero fottuto il culo del padre e la stessa nottata in cui mi ero fatto anche quello della madre, la logica conseguenza sarebbe dovuta essere quella di farmi quello di Corinna. Purtroppo gli impegni di lavoro dei giorni seguenti mi tennero lontano dalla nuova casa che avevo trovato, ero in una piccola cittadina lontana qualche ora di treno.
I giorni di lontananza passarono con la mia testa che stranamente non era presa dalla voglia di farmi Corinna quanto piuttosto di rifarmi il culo di Vania, sua madre. Il corpo di quella donna mi era entrato nella mente e non vedevo l’ora di riaverlo a mia disposizione, ero riuscito a farle solo il culo, ma il sapore della sua fica mi stava assolutamente tormentando.
Immaginavo che dopo il trattamento umiliante riservato a marito e moglie, in quei giorni non avessero avuto modo, voglia o occasione di scopare tra loro e ciò me li avrebbe fatti ritrovare belli carichi.
Questi erano i pensieri che riempivano i momenti di pausa di quelle giornate che lasciai passare volutamente senza contattarli in alcun modo.
Finalmente era arrivato il giorno del mio ritorno, chiamai Pietro e lo informai che sarei arrivato con il treno del pomeriggio e che avrebbe dovuto organizzarsi per venire a prendermi. Quando mi vide scendere dal treno si avvicinò e mi prese la valigia con fare ossequioso, come se fosse un mio subalterno, un dipendente. Lo lasciai fare notando che aveva tenuto fede alle condizioni imposte con ...
... il patto: era docciato, profumato e rasato di fresco. Gli occhi però tradivano il suo stato prossimo alla ubriachezza, sembrava brillo.
Salimmo in macchina e partimmo alla volta della sua casa che era diventata il suo inferno ma il mio parco giochi. Per tutto il tragitto chiacchierammo, seppi che non vi erano state grandi novità e che non avevano ancora trovato lavoro né lui, né la moglie, tantomeno la figlia.
Subdolamente gli ricordai che con la mia presenza avevano risolto parte dei loro problemi, fu come uno schiaffo in pieno volto, lo vidi arrossire di rabbia e vergogna.
Immaginai che i giorni di lontananza avrebbero reso necessario un richiamo alle nuove regole e ai nuovi ruoli, così mentre guidava, dissi: Pietro, sii sincero, se vuoi posso cercarmi un’altra sistemazione, basta dirlo.
Avevo posto la domanda giusto mentre entravamo nel suo box al piano interrato.
Spense il motore e voltando lo sguardo verso di me, disse: No signor Andrea, non ha bisogno di cercarsi un’altra sistemazione, può rimanere da noi quanto tempo vuole.
Dopo averlo guardato negli occhi, dissi: Bene così Pietro, ora, forza, prima di salire, succhiamelo !!
Non si aspettava una richiesta del genere, trasecolò, il suo sguardo divenne inespressivo, indecifrabile.
Però non fece una piega, si avvicinò, e con le difficoltà degli spazi angusti della sua auto, si inchinò e dopo avermi slacciato cinta e bottoni, tirò fuori il cazzo portandolo dentro la bocca.
Dopo tanti giorni di ...