1. Danzica cap 3


    Data: 02/03/2023, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: fronda2000, Fonte: RaccontiMilu

    ... astinenza diventò immediatamente di marmo.
    
    Mi adagiai sul sedile dell’auto e godetti di quel silenzioso pompino.
    
    La sua testa andava su e giù che era una meraviglia, teneva il cazzo con due dita.
    
    – Scappellamelo Pietro, forza, leccami la cappella.
    
    Con un sospiro sentii le sue dita che mi tiravano giù la pelle per scoprire la cappella e la sua lingua che cominciava a leccare. Continuai a godermi il pompino in religioso silenzio, ansimando ogni tanto per il piacere che provavo.
    
    Allungai una mano e poggiandola sulla nuca seguii il ritmo dei suoi movimenti, invitandolo con una leggera pressione ad andare più in profondità. Troppi erano stati i giorni di astinenza e fu così che la pompa durò meno del previsto.
    
    – Ci sono Pietro, ci sono, dai non fermarti, continua …
    
    Sentii i suoi muscoli irrigidirsi e fermarsi, aveva smesso e si era allontanato dal cazzo: era quello che aspettavo.
    
    – Pietro, sei sicuro che non vuoi continuare? Per me non ci sono problemi, fermati pure, non voglio costringerti.
    
    Il suo sguardo era fisso nei miei occhi, si leggeva chiaramente la battaglia in atto nella sua testa. Per un attimo esitò, poi, vinto, abbassò lo sguardo, aprì la bocca e ricominciò il pompino che aveva interrotto.
    
    Mi scappellò il cazzo e continuò, fu così che mentre guardavo la sua testa muoversi su e giù raggiunsi l’orgasmo.
    
    Allungai una mano e spinsi la sua testa fino in fondo, per fargli sentire la cappella al fondo della sua gola, e lì, lasciai partire il ...
    ... primo schizzo di sborra. Ebbe un’esitazione, comprensibile, ma non si fermò e continuò a sbocchinarmi senza fermarsi mandando giù tutto lo sperma che usciva.
    
    Con un fazzolettino mi pulii il cazzo, poi, uscendo dall’auto dissi:
    
    – bravo Pietro, grazie, sei stato bravissimo, avevo proprio bisogno di svuotare un po’ le palle, altrimenti più tardi farei una cattiva figura con Corinna sborrandole in due secondi.
    
    Lo vidi irrigidirsi alla frase che era stato costretto ad ascoltare, così dissi allentai la tensione: – dài Pietro, scherzo, era solo una battuta, anzi … voglio ringraziarti per quello che mi hai appena fatto.
    
    Mi avvicinai e dal portafogli estrassi una banconota da 5 euro e gliela porsi, per lui, per il suo mondo erano tanti soldi. Prese la banconota e la mise nella tasca della giacca.
    
    Si voltò per prendere la valigia, lo interruppi dicendogli: – fermati non ho finito di ringraziarti.
    
    Mi avvicinai, misi una mano sul suo cazzo e lo palpai con decisione: tiralo fuori il cazzo e comincia a segarti, arrivo subito.
    
    Mi guardò incuriosito, non capiva cosa volessi da lui, ma obbedì senza fare domande.
    
    Tirò fuori il cazzo, già barzotto, segno che il pompino che mi aveva fatto non gli era dispiaciuto, cominciò a segarsi facendolo diventare duro quasi immediatamente.
    
    Continuando a muovere la mano mi guardò per capire cosa avessi in mente.
    
    Lo rassicurai: – Pietro, continua a segarti, non fermarti.
    
    Nel frattempo andai a spegnere la luce del box, tornai ...
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