Danzica cap 3
Data: 02/03/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: fronda2000, Fonte: RaccontiMilu
... sotto, voglio autoreggenti e reggicalze, come immagino stia facendo tu stessa. Vero ? Non hai dimenticato le regole, giusto?
– Andrea, no le assicuro che ho rispettato tutto quanto abbiamo stabilito, solo che Corinna è ribelle, sa come sono fatti i giovani, non riesce ad accettare questa situazione.
Mentre parlava, con le mani, cominciò a tirare su la gonna per mostrarsi, ma la fermai con un gesto.
– Va da lei e dille che è libera di decidere, se vuole io posso andare via al momento, senza neppure fiatare. Si invece decide diversamente, l’aspetto tra 10 minuti vestita come ti ho detto e come abbiamo deciso. Sottolineo che è libera di decidere ciò che vuole e che rispetterò la sua decisione senza aprire bocca.
Uscì dalla stanza chiudendosi la porta dietro le spalle e dopo qualche istante li sentii parlare tutti e tre insieme. Non potei capire nulla visto che non parlavano in italiano.
Dopo qualche minuto di silenzio, quando ormai pensavo che avesse vinto Corinna, sentii bussare alla porta. Era la ragazza, sguardo nero di rabbia ma vestita come avevo chiesto. Aveva deciso di sottostare ai patti ma a quanto sembrava non avevo piegato la sua mente. Quindi toccava a me, dovevo farlo io, definitivamente.
Entrò, il rumore dei passi mi fece guardare per terra, aveva indossato un paio di scarpe con i tacchi, ma erano chiaramente di sua madre, non era il suo genere di abbigliamento.
– Signor Andrea, ha bisogno di qualcosa, mamma mi ha detto di venire da ...
... lei.
– Ho voglia di un caffè, me lo prepari?
Fu sorpresa dalla richiesta, si aspettava certamente che le chiedessi di scopare. Uscì e dopo dieci minuti tornò con un vassoietto con una tazza di caffè e la zuccheriera, si avvicinò al tavolino dove stavo controllando dei documenti.
– Corinna, hai voglia di mettermi un cucchiaino di zucchero?
Mentre lo faceva, guardandola negli occhi allungai una mano e cominciai a carezzarle una gamba, salendo fin quasi al culo. Non nascondeva il suo sguardo di disprezzo. Staccai la mano e presi la tazzina per bere il caffè, le dissi che poteva andare via.
Mi rimisi a lavorare, e dopo aver terminato di sbrigare la corrispondenza, certo dell’inizio dell’effetto del cialis aprii la porta e chiamai Corinna, le diedi dei soldi e chiesi se poteva andare a comprarmi il giornale e un paio di blocknotes. Al rumore della porta di ingresso che si chiudeva chiamai sua madre: entra e chiudi la porta.
Lo fece e capì che questa volta non era stata chiamata per compiti casalinghi. Mi avvicinai e cominciai a baciarla e toccarla dappertutto, lei mi lasciò fare con un certo trasporto, figlio del rimprovero di poco prima per il comportamento della figlia.
Si sa, i genitori cercano sempre di correggere le mancanze dei figli.
Tirai il cazzo fuori dai pantaloni che cominciava a dare segni di risveglio e sedendomi le dissi: – succhialo Vania, datti da fare …
Si avvicinò e inginocchiatasi cominciò a leccarmelo e a farmi un gran bel pompino, dovevo ...