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        Vacanza al Sud – capitolo 3 –
 Data: 20/07/2018, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Mr.Goodbye, Fonte: RaccontiMilu
 ... hai fatto tu. So che ti ha provocato, me l’ha detto, ma tu sei stato forte.” Mi chiedo se sappia cosa è successo in mare. Bevo un sorso di vino cercando le parole giuste da dire. Alla fine, accenno un sorriso. “Lo prendo come un complimento…” “Lo è. Sembri un tipo a posto. In paese le vogliamo tutti molto bene. Siamo grandi, sappiamo entrambi come vanno queste cose, ma concedimi due parole.” Non posso far altro che invitarlo a continuare con un cenno della mano. “Non credo sia il caso di fare sciocchezze.” Sorrido, ma questa volta è colo di circostanza. Questo è il genere di cose che non amo, ma sono ospite e devo stare alle loro regole. Finisco il calice. “Non credo ci sia da preoccuparsi. Domani parto, non so se, e quando, tornerò da queste parti, purtroppo.” Il cameriere finisce il suo calice e ci alziamo. Ci stringiamo la mano, due saluti e ci promettiamo di rivederci per cena. Il pomeriggio trascorre lento e placido, tra il sole, la sabbia e l’acqua del mare. Non vi è traccia della ragazza o dei suoi amici; per un momento mi chiedo dove possano essere in questo caldo pomeriggio d’estate. Dopo questo fugace pensiero mi dedico al relax e all’inedia, lasciandomi cullare dal rumore e dal profumo del mare. Quando mi sveglio, il sole si è avvicinato all’orizzonte, le ombre si allungano e i miei occhi faticano a stare aperti. La spiaggia è più vuota di prima, la quiete regna sovrana. Sembra un paradiso. Giaccio tranquillo a godermi quei momenti di ... ... quiete per non so quanto tempo. Domani a quest’ora sarò di rientro a casa, nel caldo e nell’afa della mia città. Sospiro. È tempo di andare a godermi la mia ultima cena con un pesce squisito. Tutto va via tranquillo. Il cameriere si rivela cordiale e amichevole come sempre e si attarda a chiacchierare con me nel dopo cena. I suoni del paesino alle spalle, il rumore del mare e dei gabbiani di fronte a me, tutto sotto un cielo stellato, con una leggera brezza e un bicchiere di buon vino in mano, creano un’atmosfera che poche altre volte sono riuscito a sperimentare. Tra il sole preso durante il pomeriggio e il vino bevuto durante la cena (no, non mi sono fermato ad un bicchiere solo), la mia testa non collabora troppo e tornare alla pensione, alla mia camera, si rivela un viaggio lungo e impegnativo. Tuttavia, mi sono rilassato e riposato e questa piccola vacanza mi ha davvero rigenerato. Posso dire di essere sereno e tranquillo… Punto la sveglia, mi stendo nel letto, spengo la luce. Buonanotte! Apro gli occhi. È ancora notte e buio. I miei sensi sono all’erta; qualcosa mi ha svegliato. Silenzio. Mi guardo attorno. Oscurità. Son quasi convinto di essermi sbagliato, quando sento bussare alla porta. È un tocco leggero, delicato, quasi furtivo. “Chi è?” Non risponde nessuno. Sospiro. Mi alzo, infilo i pantaloni e mi avvio verso la porta. Per un attimo ripenso alle parole dell’amichetto al bar e del cameriere al ristorante e la mia mente mi proietta scene degne ...