"un bull per mia moglie 5" (ovvero: ora sì che sono "cornuto")
Data: 01/03/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... quando con me voleva fare l'amore. L'aveva fatto inconsciamente, oppure...?
Tutto era pronto, bisognava solo aspettare il nostro amico.
Ritornò con me in salotto e, nervosamente, si mise a giocherellare con il cellulare.
Mancavano dieci minuti alle cinque, quando, a mezzo di un sms, le comunicò che era arrivato.
"E' arrivato, vai tu a riceverlo?"
Mi alzai e, prima che lui bussasse, aprii l'uscio.
Le aveva portato un bouquet di fiori di campo, azzeccando senza saperlo, proprio quelli che piacevano a Lia.
Lia gli andò incontro e, toltogli dalle mani il dono, si lasciò stringere e baciare.
Ebbi un fremito: mi sentivo stringere lo stomaco, ma non feci altro che tirarmi da parte.
"Vieni" gli disse, staccandosi da lui e, presolo per mano, lo condusse al divano.
In un attimo tutta la mia sicurezza, la mia certezza, la mia tranquillità si eclissò; non mi restava altro da fare, che proporgli:
"Che ti posso offrire?" chiesi, guardandolo negli occhi.
"Quello che vuoi, anche un bicchiere d'acqua, purché sia fresca di frigo".
E mentre mi allontanavo, tra me pensai che gli stavo offrendo molto di più di un bicchiere d’acqua, gli stavo ridonando "mia moglie".
Impiegai pochissimo, perché avevo fretta di tornare da loro. Oltre all'acqua, portai anche del tè freddo, che avevo preparato mentre Lia riposava.
Stavano parlando mano nella mano e, per non disturbare, mi sedetti in disparte, su una delle sedie del tavolo del soggiorno.
Fu Lia, ...
... alzandosi dalla poltrona, a versare la bevanda e lui le fece segno di sedergli accanto.
Ormai nessuno dei due mi degnava più di uno sguardo e, quando le effusioni si fecero più audaci, li vidi alzarsi e avviarsi verso la camera da letto.
"Che fai lì impalato - mi disse mia moglie - non vieni con noi di là".
"Avviatevi, rimetto la brocca in frigo e vi seguo" dissi confuso.
Invece mi sedetti in poltrona e decisi di aspettare là!
Pensai che, forse, da sempre, avevo la predisposizione ad esser cuck.
In effetti non mi ero mai sentito un maschio "alfa", e ora ne stavo prendendo atto.
Stavo giungendo in modo sereno, o quasi, a riconoscere ed accettare la mia vera natura, quella del cornuto contento. Quindi tutta la gelosia, che sinora avevo provato, non era altro che il mio desiderio latente di esser tradito.
Riconoscendo, poi, i miei limiti, il donarla al maschio da lei prescelto era il solo modo per gratificare lei, ma anche e soprattutto me!
In effetti, condividendo la mia donna, stavo facendo emergere la mia vera sessualità.
Quindici minuti di queste elucubrazioni mi avevano portato fuori dalla realtà e dalla camera da letto.
Non li sentivo più e, seppure avendo deciso di provare a restare fuori dai giochi, una perfida vocina mi spinse ad alzarmi dal divano e, tolti i sandali per non far rumore, mi abbassai a spiarli. Mi avvicinai alla porta socchiusa e, riflessi nello specchio dell'armadio, si vedevano distintamente i due.
Erano nudi: Lia, seduta sul ...