"un bull per mia moglie 5" (ovvero: ora sì che sono "cornuto")
Data: 01/03/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
In poco più di un mese dall'incontro con Luigi, le cose sono cambiate radicalmente.
E' cambiato l'atteggiamento di Lia nei miei confronti, ma soprattutto nei confronti degli sguardi degli uomini e... del sesso.
Per spiegare bene le cose dobbiamo ritornare indietro, a quel martedì dopo ferragosto, a casa di Luigi.
Eravamo ancora nella camera da letto e quando l'amante di Lia si allontanò per andare in bagno, mi ritrovai addosso lo sguardo indagatore di mia moglie.
"Che c'é? - chiesi sottovoce - pentita?"
Al suo scuotere del capo:
"E allora, perché mi guardi così?"
"Niente, ne parliamo in macchina - disse alzandosi dal letto - vado a darmi una risciacquata"
La fermai:
"No aspetta resta così, lo farai a casa, ti prego"
Senza commentare prese dalla sedia il vestito e lo indossò porgendomi il reggiseno.
Luigi, molto carinamente, ci portò del caffè che sorbimmo seduti tutti e tre sul letto. Nessuno dei tre profferì una parola, sicuramente un certo imbarazzo ci aveva invaso.
Il silenzio lo ruppi io che, guardando l'orologio:
"Lia è quasi l'una e mezza, vogliamo andare?" dissi, come se in quel lasso di tempo fossimo andati, per davvero, a comperare solo le scarpe.
Lia si alzò dal letto aiutata dall'uomo, che le prese la mano e, rifacendo lo stesso percorso di ore prima, ritornammo nel negozio.
Fu molto gentile: volle regalarle quei sandali che tanto erano piaciute a mia moglie e sull'uscio della porta, mi strinse la mano, trattenendo, ...
... invece, Lia per meglio salutarla.
Senza volerlo veramente, li lasciai soli!
Sentii dentro di me un senso di struggente turbamento, un mix tra gelosia ed eccitazione, ed ebbi l'assoluta consapevolezza di non avere più l'esclusiva sulla mia donna.
Allora è proprio la gelosia la molla che sprona al cuckoldismo? Senza gelosia, non sarebbe così eccitante per il marito cornuto attendere la moglie che sta salutando il proprio bull.
Questo mi balenò nella mente e non ebbi il tempo di continuare la riflessione che Lia mi si avvicinò.
"Andiamo" mi disse, procedendo al mio fianco.
Le aprii lo sportello e, per prima cosa, recuperò lo slip e, senza preoccuparsi che la potessero vedere, si alzò il vestito e lo indossò.
Misi in moto e imboccai la strada del ritorno. Accese la radio e la sintonizzò sull'emittente di musica leggera, che a lei piaceva tanto.
"Che ne pensi?" mi chiese
"Di cosa?" risposi, cercando di eludere la domanda.
"Di quello che "abbiamo" fatto - disse quell'abbiamo con molta incisività.
"Che sono felice, e mi è sembrato che sia stata felice pure tu. Lia ti amo e vederti soddisfatta per me è stata la gioia più grande che potessi regalarmi; ora non ci deve importare se l'uomo che mi sostituisce si chiama Tizio, Caio o Sempronio; l'importante è che tu raggiunga le soddisfazioni che ti meriti e che io non sono più in grado di donarti" dissi questo tutto d'un fiato lasciandola sbigottita.
"Vuoi dire che..."
"Esatto, voglio dire che sei libera ...