"un bull per mia moglie 5" (ovvero: ora sì che sono "cornuto")
Data: 01/03/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... per due persone davvero speciali.
Poi, fu nella tarda mattinata, in spiaggia, che Lia, ricevuto un nuovo messaggio, riprese l'argomento.
"E' lui, vuole sapere. Dai aiutami! che gli rispondo?" chiese
"Dirgli di sì, penso che sia la cosa più saggia da fare!"
"Già gliel'ho confermato, ma quando? E poi, di nuovo da lui?"
"Invitalo sabato pomeriggio da noi" esordii con tono che non ammetteva repliche.
"A casa nostra? Nel nostro letto? Sei sicuro di volerlo" si informò.
"Dai, non c'è posto migliore per farti sentire a tuo agio, più rilassata. Poi, a me fa piacere" e lo dissi lasciandola nel dubbio, incuriosita, ma contenta.
Luigi accettò subito, anzi voleva ringraziarmi per la splendida idea; sarebbe venuto alle diciassette e si sarebbe trattenuto con noi per un paio di ore.
Proprio come un amico di famiglia o come un vero fidanzato… in casa.
"Se lo vedono entrare? C'è sempre la pettegola della nostra vicina alla finestra"
"Non ci pensare, è un nostro amico e poi mica sei da sola in casa? Ci sono pure io. Non ti preoccupare, lascio la macchina fuori, nel vialetto, così lui può parcheggiare dietro la mia, in modo che tutti vedranno che non siete soli tu e lui" la rassicurai.
Tra me e me pensai che, se le cose si fossero evolute, si sarebbero, i nostri vicini, dovuti abituare alle visite di altri amici.
Ormai avevamo raggiunto un'intesa tale, che dell'incontro del sabato non ne parlammo più per tutti i giorni di giovedì e venerdì.
Spiaggia, ...
... chiacchiere e risate con gli amici di sempre; il circolo la sera e la nostra intimità, che sembrava migliorare ora per ora.
Il sabato mattina, invece, ritornò un po' di tensione.
Era agitata, aveva dormito male e non volle nemmeno fare colazione.
Era agitata e riottosa, quasi a voler dare tutta a me, la colpa per quello che era successo e doveva, ancora, avvenire.
Cercai di calmarla, stringendomela al petto e baciandola con passione.
"Mi amerai ancora?" volle essere rassicurata.
"Di più, vedi?" e mettendole la mano sul mio cazzo, glielo feci sentire quanto era duro. Ero eccitato e volevo che lei sentisse quanto lo fossi.
"Mi vuoi ora?" domandò
"No, oggi tocca a lui ed io godrò, tramite lui, del tuo stupendo corpo" risposi, staccandola da me.
Finalmente la convinsi e lei si preparò per accompagnarmi in spiaggia, ma, prima di uscire, aggiunse:
"Anch'io sono eccitata" e presa la mia destra, se la portò nel costume, dove ebbi modo di constatare quanto fosse già bagnata.
In spiaggia, cercò di esser quanto più disinvolta possibile. Agli occhi dei nostri amici, ci riuscì, ma io percepivo uno stato d'ansia che la spingeva spesso ad incrociare il mio sguardo.
"Che c'è, tesoro mio - le sussurrai - calmati, un bel respiro e poi andiamo a farci un tuffo, in questo magnifico mare"
Prima scosse la testa, poi convinta dalle mie parole, fece come le avevo consigliato.
A mezzogiorno volle tornare a casa e, salutata la comitiva, ci dirigemmo verso il ...