1. L'infermiera del collegio - Seconda parte


    Data: 04/02/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Margaret, Fonte: EroticiRacconti

    ... terapia dovrei riuscirci”. Seguono altre frasi.
    
    Prima di andar via il padre di Paulette, nell’accomiatarsi, dice:” Siete state fortunate a trovarvi una dottoressa così in gamba. Io non avrei potuto far di meglio. Seguite ed eseguite ogni suo ordine”.
    
    …. E che ordini!! Due iniezioni ogni sera ed una la mattina per quattro giorni. I nostri culetti erano diventati un po’ duri e perennemente dolorosi. Dal quinto giorno fino al decimo, una sola iniezione. Poi, finalmente, qualche buona notizia.
    
    “Non c’è più febbre. In tale situazione vediamo domani. Se tutto va bene, dopodomani potrete tornare in classe. Per il rientro occorre mio certificato medico attestante la guarigione.” Disse testualmente la dottoressa.
    
    E così, due giorni dopo, in quattro in sala di attesa, poi in sala visite per le agognate dimissioni. Solo una ragazza rimase in degenza.
    
    Le due ragazze del penultimo anno chiesero di essere visitate per prima: nella loro classe quel giorno vi era una prova di verifica. Giusto cedere loro la priorità. Paulette sarebbe stata la terza ed io l’ultima.
    
    La due visite per le dimissioni durarono circa venti minuti l’una. Iniziai a preoccuparmi….
    
    Terza chiamata: Paulette. Subito dopo sento delle voci. Riconosco quella concitata di Paulette che dice: “No, no, la prego…” e poi ascolto il pianto di Paulette.
    
    Dopo circa venti minuti si apre la porta: “Margaret, si accomodi.”
    
    “Grazie, mi sento bene. Sono qui per ricevere il certificato medico di ...
    ... guarigione.”
    
    E la dottoressa: “Sì, un attimo. Andiamo per gradi. Deve fare prima l’enteroclisma.”
    
    “Cosa? Ma io sto bene. Ho risolto il mio problema di stitichezza.”
    
    “Margaret, la stitichezza non c’entra nulla. Devo praticarle un clistere di pulizia per eliminare dall’intestino i residui tossici dei medicinali assunti in questi giorni. Forza, sul lettino a pancia in giù.”
    
    E la vidi comparire con un grande apparecchio di vetro pieno di un liquido che emetteva un odore sgradevole. Guanti sterili ed una cannula nera pronta a sfondarmi il culo.
    
    “Ferma, stia ferma!!” e… dentro!!
    
    Ancora una volta, per la terza volta, fui costretta a subire quel maledetto trattamento.
    
    Mentre il liquido mi penetrava dissi alla dottoressa: “Anche a Paulette è stato praticato questo?”
    
    “Certo, ed è stata bravissima, come anche le altre due ragazze del penultimo anno.”
    
    Dopo aver introdotto una certa quantità di liquido, certamente superiore ad un litro, la solita raccomandazione: “Lo trattenga finchè può. Poi vada in bagno; uno dei tre bagni sarà certamente libero. Il certificato medico è lì sulla scrivania. Può prenderlo.”
    
    Mi precipitai in bagno per liberarmi. E ci riuscii facilmente. Ma quelle esperienze mi avevano decisamente sconvolta.
    
    Rientrai in classe e fui accolta con gioia da tutte le altre ragazze.
    
    La sera, nella nostra camera, non avrei potuto nascondere nulla della esperienza vissuta nei vari giorni in infermeria. Le altre ex degenti avrebbero certamente parlato. E così ...