Il cognome del padre 4
Data: 01/02/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... bambini sofferenti nel mondo era un’occasione ritenuta assai importante; ma Marco a malapena aveva notizia che esistesse quell’Ente e che sua moglie ne fosse Presidente Onorario; non riuscì a resistere alle pressioni che lei gli fece per partecipare almeno alla cerimonia di inaugurazione; indossò l’abito scuro, che odiava con tutte le sue forze, e si convinse a presenziare, ma solo per occuparsi del bambino.
La prima persona che gli fu presentata fu padre Massimiliano, un missionario dalla lunga barba bianca e dall’aria ieratica; rimase colpito dalla dolcezza dei modi e del linguaggio ispirati certamente all’amore per il prossimo; accettò le lusinghe per la ricca contribuzione e si congratulò per lo slancio che si leggeva nei giovani che lo circondavano; gli disse che avevano girato il mondo, alla ricerca di situazioni di emergenza in cui si impegnavano al di là dei limiti umani.
“Buonasera, ingegnere!”
Si girò di scatto e gli parve di vedere un fantasma, quando si trovò di fronte a Tancredi, un poco più abbronzato, con un’aria molto più intensa ma sicuramente immutato nello spirito e nel fisico.
“Ingegnere, conosce Tancredi? Con la sua ragazza è uno dei giovani più attivi e validi della nostra associazione; hanno fatto cose incredibili nel centro America, in Asia e in Africa.”
“Ciao ragazzo, è strano trovarti qui; come ci sei capitato?”
“Se ha qualche minuto, le racconto volentieri. Ciao Loredana; questo è il vostro bambino? E’ bellissimo, senza piaggeria! ...
... Ingegnere, può dedicarmi qualche minuto? Vorrei liberarmi la coscienza di qualche piccolo granello!”
Il missionario si allontanò e rimasero loro tre; Tancredi raccontò che, dopo la violenta scena in ufficio, avevano deciso che Marina si trasferisse a Perugia dove qualche amica ancora la poteva sostenere; infatti aveva trovato una casa ed un lavoro che le consentiva una vita stentata; aveva incontrato anche un uomo, un violento aggressivo che la tormentava ma con cui era costretta a sopravvivere alla meno peggio; Marco si limitò ad affermare che ne era contento, senza ipocrisie.
Il ragazzo e Ginevra, invece, avevano sofferto molto la vicenda ed erano disperati al punto che avevano quasi deciso di buttarsi insieme a fiume per farla finita, un gesto stupido e definitivo; per fortuna, si erano fermati un attimo e si erano seduti per caso sui banchi di una chiesa; lì li aveva trovati padre Massimiliano che aveva colto, con estrema sensibilità, la loro disperazione ed aveva cominciato a parlare ai due con molto affetto.
Li aveva distolti dall’insano gesto e gli aveva spiegato che, anziché bruciare due giovani vite, potevano aiutarne tante; erano entrati nella sua organizzazione ed avevano girato tutti i Paesi più derelitti per sollevare quanti sofferenti potevano, specie con medicinali acquistati coi contributi del Gruppo; sentivano di avere espiato le colpe per il male fatto, volontariamente o involontariamente, ed avevano raggiunto una quasi totale coscienza di essere in ...