Il cognome del padre 4
Data: 01/02/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... cominciare con te una fase nuova di un amore ormai collaudato … “
“Non sbilanciarti con collaudi troppo veloci; sono mesi che ci diamo amore, tanto amore ma non puoi ritenerlo una garanzia; stasera voglio che tu mi dia la prova più convinta che vuoi cancellare con me il passato; vieni con me a letto?”
“A patto che mi lasci addormentare solo dopo che ti avrò avuta tutta.”
“Questo lo faccio ogni sera, e non sai con quanta passione con quanta gioia, con quanto amore … “
“Ragazza, quale sarà il prossimo incantesimo per legarmi a te?”
“La prossima tappa sarà il figlio che mi darai; ma non mi servirà a legarti a me, perché, se non mi convinci del tuo amore, mi prendo quello di mio figlio e a te lascio quelle che si fanno trapanare per la gioia del sesso; io mi lascio penetrare perché voglio possederti; capisci l’assurdo? Tu mi devi possedere perché io possa possederti in me. Ti amo, maledetto; vederti giù non mi va.”
Si erano diretti, quasi per un automatismo ormai istintivo, alla camera e lui la stava già spogliando; aveva voglia di quel corpo, delle emozioni che gli sapeva dare e che gli avrebbe dato, specialmente adesso che aveva bisogno di dolcezza, di bellezza, di dedizione, per arginare il dilagare di un male sempre più chiaro e sempre più letale anche per il suo spirito; affogare nell’amore per Loredana era il toccasana per chi stava toccando invece il fondo di un abisso.
Anche Loredana aveva una gran voglia di impossessarsi del corpo amato e di ...
... offrirgli tutta la solidarietà in una passione sfrenata; anche lei lo stava spogliando con frenesia imprevista; lui però era vestito più canonicamente e dovette cominciare dalla giacca e dalla cravatta; inevitabilmente, lui si era già attaccato ai capezzoli che succhiava come un neonato affamato, mentre lei ancora gli sfilava la camicia; si arrese e lasciò che lui la divorasse di baci su tutto il corpo.
Partì dai preliminari che amava, Marco, e baciò con devozione il seno di lei e i capezzoli, che prese tra le labbra, prima, e fra i denti, dopo, per stimolare la sua libidine; la sentì che vibrava e si dimenava mentre una mano correva alla vulva per aggiungere piacere a piacere; la fermò e sostituì la sua, di mano, per darle anche quel piacere; scese lentamente e progressivamente sullo stomaco fino all’ombelico, nel quale affondò la punta della lingua.
Loredana si abbandonò al piacere di essere amata divinamente; ormai aveva imparato a riconoscere il rituale d’amore che lui praticava prima della copula; sapeva quanta gioia poteva ricavare dalle sue attenzioni, dalle premure, dalle sollecitazione; conosceva anche le risposte del suo corpo sollecitato ed era in grado di corrispondere con tutti i mezzi di cui può disporre una donna innamorata quando decide di prendere l’iniziativa nel fare l’amore.
Stasera però l’obiettivo era farsi sverginare l’ano, conservato intonso e difeso fin a quel momento; annetteva un’importanza decisiva a quel gesto che, per lei, significava la ...