Il cognome del padre 4
Data: 01/02/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... letto, si abbassò dietro di lei e le leccò a lungo il sesso, dal monte di venere all’osso sacro; si soffermò sulla vagina e, più ancora, sull’ano; riconobbe che le grinze cedevano e si aprivano in un diametro abbastanza vicino alle necessità; era chiaro che era intonso, il buco; ma per sua costituzione sembrava quasi predisposto alla penetrazione anale; lo forzò delicatamente con un dito appena bagnato di saliva e lo sentì reattivo ma restio.
Cominciò ungendolo con poco gel e stavolta il dito fece il suo dovere; ne inserì due aggiungendo gel; continuò a lungo infilando sempre più dita e ruotando per allargare il buco; Loredana sentiva il piacere montarle dal retto e trasmettersi all’utero; ebbe qualche piccolo orgasmo, all’inizio, poi cominciò a sbrodolare e seguì con amorosa partecipazione il progresso dell’apertura dell’ano; lo invitò a non avere troppo garbo perché lo voleva lei, dentro, e lo voleva adesso.
Marco unse la sua asta e appoggiò la cappella all’ano; le prime spinte procedettero nella gioia di ambedue, finché non raggiunse lo sfintere e lo sollecitò; una spinta più dura provocò in lei una fitta che le fece emettere un gemito forte; con una mano lo frenò, mentre una lacrima le scorreva incontrollata; ma resistette e fu lei a spingere indietro il sedere per farsi penetrare a fondo; lui sostò qualche momento, le carezzò dolcemente le natiche, spinse e fu dentro.
Si bloccò sul corpo di lei e la strinse a se per i lombi; accompagnò la sua sofferenza con ...
... lubriche carezze su tutta la schiena; afferrò i seni e titillò i capezzoli finché l’orgasmo che le scatenò sollecitò l’apertura del’ano che ricevette con gioia la mazza; la montò per qualche minuto, finché si resero conto che il sesso percorreva impunemente il canale rettale nella copula più dolce e imprevista; a quel punto, espressamente lei gli chiese di prenderla vis a vis.
L’avvertì che tirarlo fuori poteva essere più doloroso della penetrazione; strinse i denti e avvertì che la mazza veniva tratta via, ma soffrì meno di quanto pensava; la fece spostare sul bordo del letto, supina, le sollevò le gambe aperte a compasso e, quando vide il foro palpitante del culo spalancato davanti a se ad altezza di sesso, unse di uovo col gel e la penetrò in pochi colpi; fu solo lussuria, per Loredana.
Quando fu dentro, lui si abbassò col busto e le baciò i capezzoli; lei gli prese la testa e lo baciò sulla bocca con una passione infinta; gli sussurrò a fior di labbra ‘ti amo, tanto!’ e spinse col bacino per farsi entrare la mazza fino al massimo delle possibilità; lui non rispose a parole, ma le strinse le guance, quasi volesse entrare anche nel suo viso; gli sguardi che si incrociavano erano di amore infinito; avrebbero volentieri fermato per sempre quel momento di dedizione totale, dell’uno e dell’altra.
Uscirono finalmente dalla trance in cui erano piombati in un momento eccelso d’amore e lui la montò, dolcemente e lentamente prima, poi con sempre più passione e forza; lei ...