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"villa mary......un fantastico tuffo nel passato."
Data: 31/01/2023, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... una terrazza meravigliosa che si affaccia sul golfo. Era il posto migliore, dove le coppiette si rifugiavano per intrattenersi in intimità. Parcheggiai tra due alberi e spensi il motore. Stavamo seduti in macchina e fu lei a voltarsi verso di me. "E ora" disse in un soffio Mi avvicinai e le sfiorai, con le mie, le sue labbra. Il bacio leggero, presto si trasformò in uno passionale. Aprì la bocca e feci scivolare la mia lingua, fino ad incontrare la sua. La strinsi forte e, poi, con una mano libera, feci scattare la molla del ribaltabile e pian piano la stesi sul sediolino. Si lasciò posizionare supina e quando le fui addosso, rispose con passione ai miei baci e alle mie carezze. Aiutato da lei, le sfilai il giubbetto e feci volar via la mia giacca. Sempre con la mia bocca attaccata alla sua, le alzai la maglietta e tirai fuori dal reggiseno le sue bellissime tette. Un capezzolo duro si ergeva imponente al centro di una areola scura, e non potei fare a meno di stringerlo tra le dita. Si staccò dalle mie labbra e ne approfittai per lambire il lobo del suo orecchio destro. Sobbalzò gemendo! Scesi a baciarle il seno, mentre con le mani carezzavo il corpo morbido e sinuoso. Riuscii a raggiungere il bottone che chiudeva i jeans e le abbassai la lampo. "Che vuoi fare?" sussurrò, cercando di fermare la mia mano. Bastò ritornare a baciarle il collo e carezzarle il seno, per farla cedere del tutto. Al secondo attacco fu lei ad aiutarmi ...
... ad abbassarle i pantaloni e, in un attimo, anche il suo minuscolo slip scivolò lungo le sue gambe. Sentii sotto la mano una vagina turgida, carnosa, piena di serici peli, tra i quali feci scivolare le dita. Fu lei ad aprire le cosce ed io mi ci ritrovai in mezzo. Presi a carezzarla e, raggiunto il clitoride, cominciò a sculettare, a muovere il ventre disordinatamente. Allungò la mano e la pose sulla mia, non per farmi smettere, ma per dare al mio polpastrello il ritmo più consono al suo piacere. Quando però provai a scivolare tra le sue grandi labbra, mi fermò: "No, fermati, non entrare" disse, tirandomi la mano. Era vergine e mi trassi, ritornando sul suo cappuccio clitorideo. Bastò veramente poco per farla avere un primo acme di piacere e, alzando il busto, raggiunse le mie labbra e mi baciò. La presi letteralmente tra le braccia e riuscii a spingerla, facendola scivolare, verso il sedile posteriore. Ora era stesa comodamente ed io ebbi più spazio per abbassare la testa cominciando un cunnilinguo, inizialmente pacato e lento, per continuare con un progressivo aumento di intensità. Era spalancata davanti alla mia bocca, profumava di sesso il suo piacere e sapeva di gioventù. Lei mi premeva la testa incollata al suo basso ventre e stava per esplodere di nuovo. Raccolsi sulla lingua i suoi umori più intimi, quel sapore afrodisiaco che caratterizza la sensualità femminile, ma sempre diverso, da donna a donna. Avevo il cazzo durissimo, ...