I dolorosi piaceri di Roberta e Marco / seguito
Data: 23/01/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu
... avaro di tempo oggi: meno cose mi devo togliere, meglio è!”
Lui impostò il timer e, girando lo schermo verso di lei sorrise nel vedere la sua espressione sorpresa ed imbronciata:
“Ma come , solo trenta minuti? Andare, tornare ed anche una doccetta?
“Beh… non perdere tempo allora!” e con l’indice avviò il timer.
Lei afferrò il telefono, gli fece una linguaccia e scappò verso la porta.
In un attimo era fuori ed il rumore dei suoi passi, attutiti dalla moquettes, si perse. Lui restò dunque solo in quella camera che, per trenta minuti, sarebbe stata il suo inferno personale, uno di quelli ai quali si fatica ad abituarsi.
Le 11:42….. mancavano 28 minuti e, se stutto andava bene, lei sarebbe ritornata da lui, avrebbero fatto l’amore, avrebbero riso e scherzato di quello che lei gli avrebbe raccontato di quella mezz’ora; come al solito, lui avrebbe fatto la parte di quello che non vuol sapere, ma i dettagli sciorinati con cura da lei gli avrebbero fatto montare un’insana quanto efficace erezione della quale avrebbero entrambi goduto (cosa altro avrebbe voluto lei in fondo – già sessualmente appagata dall’altro – se non essere sicura del desiderio che suscitava nel marito?); poi avrebbero fatto una bella dormita, abbracciati, prima di ritornare a casa, alla loro normale vita di sempre, loro figlio, il lavoro, i fine settimana con gli amici. Irresistibile lei, invidiato lui. Sarebbe stata sempre calda a letto, riconoscente con lui per le libertà che gli concede. ...
... Soprattutto gli sarebbe stata fedele, con sincerità. Se qualcuno la corteggiava troppo da vicino ne avrebbero parlato. Se qualcuno le faceva nascere qualche voglia di troppo lui l’avrebbe distratta con i progetti per il prossimo gioco, da fare in tarda primavera, dopo Pasqua magari. Ma sino ad allora, sarebbe stata tutta sua… la donna più bella e sensuale del mondo, tutta sua!! Se tutto andava bene, appunto. Poteva sempre capitare che quella scopata che le stava concedendo lasciasse dentro di lei un aculeo avvelenato, che la spingesse a rivedere quell’uomo… al tradimento. C’era poi quel tarlo con il quale quel mondo bigotto che li circondava poteva rosicchiare giorno dopo giorno l’amore che lei aveva per lui: “non fidarti di lui…un uomo che ti concede ad altri… che non ti vuole solo per se stesso… non ti ama veramente… non merita il tuo amore!!!“
Pensieri velenosi, dei quali impazzire.
No… non doveva pensare, doveva staccare la mente, entrare in coma… ma non ci riusciva, mai.
Cinque minuti… adesso lei era già da lui, nuda tra le sue braccia. Lui di certo la baciava e lei non glielo impediva… no cazzo, non pensare a lui che le succhia i capezzoli, che la fa gemere spazzolandole la passera con la lingua… di certo lei – ansimante in un falso tentativo di fermarlo, che in realtà è un dirigerlo nel darle piacere – gli tiene la mano sulla testa.
Pensa che mezz’ora è pochissimo… possono fare sesso per poco più di venti muniti: vai, fai la doccia, ritorna.
Otto minuti…. ...