1. I dolorosi piaceri di Roberta e Marco / seguito


    Data: 23/01/2023, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu

    ... addormentò di nuovo.
    
    Roberta fu svegliata dall’aroma penetrante del caffè che suo marito le aveva avvicinato al viso, sedendosi sul bordo del letto. Aprì gli occhi e gli offrì il proprio sorriso più bello, certa che questo fosse il miglior buongiorno che lui desiderasse. Si sedette sul letto e si dette da fare con il caffè ed i cornetti alla crema, senza mai staccare i propri occhi da quelli di lui, che la guardava sornione. Lei scrollo il mentò come a dire “che c’é di buffo?”.
    
    “Ti sei persa l’espressione stravolta del ragazzo che ha portato il carrello della colazione; sono uscito dal bagno e l’ho trovato imbambolato in fondo al letto, che ti guardava il culo scoperto! Quando mi ha visto è scappato come un razzo, tanto che l’ho dovuto inseguire sin sulla porta per dargli la mancia!” Lei lo guardò sgranando gli occhi e gli tirò il tovagliolo in faccia. Risero di gusto e si baciarono con passione.
    
    “Pipì” urlò lei, scappando ancora del tutto nuda in bagno. Lui la seguì, appoggiandosi allo stipite della porta… guardare sua moglie fare pipì gli piaceva, lei lo sapeva e ci era abituata. Lo stesso era per lei, a dire il vero. Dunque finivano spesso per continuare le loro conversazioni anche durante le pipì dell’uno o dell’altra.
    
    ” Stanotte… pensavo…” disse lui, con un’incertezza che si espresse in mozziconi di frasi. Lei lo guardò mentre, spostatasi sul bidé, si risciacquava la passera ancora piena di lui.
    
    “Non mi sono svegliata – mentì, mentre con fare distratto si ...
    ... asciugava passandosi la salvietta tra le gambe. Poi indossò l’accappatoio e tornò a sedere sul letto, dove addentò un altro cornetto. Lui si sedette sul divanetto, di fronte a lei e la guardò per un po’.
    
    “Se vuoi… insomma se ne hai il desiderio… lo puoi chiamare in camera, magari di domenica non tengono i corsi di sci e lui è libero!”
    
    Lei lo guardò per un po’ continuando a mordicchiare il croissant, incerta sulla risposta da dare. Certo che lo desiderava anzi… ne aveva una gran voglia di andare da quel bel manzo dotato di inconsueto fascino; ma qualcosa le diceva che era meglio non farlo.
    
    Alla fine decise di essere più sincera.
    
    “Scusa Marco, ti ho detto una bugia prima: mi ero svegliata stanotte e… si, avevo voglia di andare in camera sua ma… ho sentito anche che stavo così bene lì con te, che non mi serviva altro insomma; ora è un po’ la stessa cosa: potrei chiamarlo ed andare da lui e… si, sarebbe di certo eccitante, ma al contempo penso che sarà bellissimo finire la nostra colazione, fare un bagno un piscina, una bella sauna ed un massaggio insieme e poi… torniamo qui e ci prendiamo il nostro piacere, insieme!”
    
    Aveva detto cose che per lui erano come musica celestiale, ma veva aparlato con un filo di concitazione, come se dietro ci fosse qualcos altro… e lui se ne accorse.
    
    “Va tutto bene amore?” le chiese con voce bassa, cercando i suoi occhi con i propri. Lei teneva bassi sulle ginocchia i propri, così lui si sedette accanto a lei e le prese una mano tra ...
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